Politik | Memorandum di Bolzano

La parola a Palermo e Lillo

L'incontro di ieri tra Enrico Letta, Graziano Delrio e Luis Durnwalder ha suscitato reazioni diversificate. Di seguito le posizioni del Senatore Francesco Palermo e di Enrico Lillo.
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.
game_ground_automaten.jpeg
Foto: © BeYoung/Game Ground.

Il senatore Francesco Palermo, grande assente all'incontro di ieri, ha pubblicato su facebook il suo settimanale videomessaggio commentando in modo anche critico la procedura del cosiddetto “nuovo accordo di Bolzano” tra il Governo e la Giunta provinciale. Si è trattato di un primo passo verso la "normalizzazione dei rapporti tra Bolzano e Roma", ha detto il Senatore, che però non lesina perplessità sulle modalità con le quali sono stati gestiti alcuni passaggi: "Se vogliamo essere una realtà veramente autonomista, Roma non deve entrare in tutte le nostre decisioni, ma allo stesso tempo dobbiamo trovare le procedure e i modi per decidere le cose in maniera diversa al nostro interno, evitando azioni unilaterali". Palermo ha dichiarato di non voler entrare nel merito dei contenuti dell'accordo, peraltro definiti come scarni e al livello di intenti, ma ha rilevato come l’esclusione di fette importanti della politica locale dalla definizione dell'accordo, persino in occasione della sua presentazione, abbia finito col far sentire esclusi anche i cittadini che si riconoscono in quelle forze politiche. "Usando ancora a lungo strategie di questo tipo, ha concluso Palermo, sarà più difficile far ascoltare le ragioni dell’autonomia”.

Ancora più duro uno dei rappresentanti del Pdl locale, Enrico Lillo: "La SVP ha dimostrato ancora una volta il suo totale disinteresse per la comunità italiana dell’Alto Adige". Secondo Lillo la firma del memorandum equivale a un atto di forza, che ha escluso dalla trattativa non solo le opposizioni ma anche alcuni parlamentari dell'Alto Adige: Biancofiore, Kronbichler e Palermo (ufficialmente il Senatore non poteva però partecipare all’incontro, ndr). Lillo descrive inoltre il Partito Democratico come "il grande perdente di questa vicenda", nonostante i tentativi di apparire come "un partito presente e coinvolto facendo rientrare delle vacanze in fretta e furia i due assessori, convocando Bressa e, alla spicciolata, quando per giunta la conferenza stampa era già iniziata, il Segretario Frena e il suo vice Costa".