Politik | Verso il voto

Il centrosinistra plurietnico ci crede

La coalizione Pd-Verdi-Sinistra allargata al Team K ha presentato i candidati Spagnolli, Mussner e Ploner. "Progetto importante anche in vista delle Provinciali".
Centrosinistra Spagnolli Mussner Ploner
Foto: (Foto: salto.bz)

La decisione Svp di non “desistere” nel collegio senatoriale di Bolzano, i sondaggi che danno il partito di raccolta etnica - scandalo dopo scandalo - in crollo verticale, e l’aver fatto in queste settimane di necessità virtù, aprendo un dialogo tra forze politiche che hanno valori comuni ma solitamente interessi elettorali divergenti, sta un po’ ringalluzzendo quello che potrebbe essere denominato il centrosinistra allargato.

Tanto che pure nel PD - partito che ha a lungo ritenuto di avere un rapporto simbiotico ed esclusivo con l’SVP ma alla prima occasione è stato mollato senza rimorsi - da più parti si sentono esprimere desideri di rivalsa nel medio lungo periodo. Se ne è fatto in qualche modo portavoce Luigi Spagnolli oggi ( 6 settembre) all’atto della presentazione dei candidati nei collegi senatoriali (gli altri due sono Elide Mussner, collegio sud, e Franz Ploner, nord). Alla domanda di un cronista che chiedeva se l’aggregazione tra PD, Verdi, Sinistra italiana, Team K e +Europa potesse avere un futuro in vista delle provinciali del 2023 “per governare con l’SVP”, l’ex sindaco del capoluogo ha infatti replicato, serio: “Anche senza (l’Svp)”.

Ovvio: parliamo di fanta-fantapolitica. Ma se la Stella alpina continua con il ritmo di uno scandalo ogni due-tre mesi, se tutte le anime non sosterranno per davvero il tandem Achammer-Kompatscher, e se per ottenere quest’ultimo, fondamentale obiettivo i vertici di Athesia non saranno convocati al tavolo della pace come rappresentanti politici veri e propri, nell’autunno del prossimo anno potrà succedere davvero qualunque cosa (compresa, però, la 42ma resurrezione del Sammelpartei, dato per morto infinite volte). Per questa serie di motivi Spagnolli ha voluto precisare che la sua non era una battuta scherzosa (i sondaggi oggi danno l’Svp al 37%, giusto per dire). "Ogni scenario è possibile, anche che l'Svp non sia più determinante per governare", ha precisato.

Nelle loro considerazioni finali, i rappresentanti della coalizione, in modo intellettualmente onesto, non hanno finto di essere migliori amici e alleati finché morte politica non li separi. Del resto, per capire che i Verdi avevano dato l’ok a Spagnolli dopo l’assemblea convocata il 14 agosto, era stato necessario rileggere il comunicato stampa almeno un paio di volte (l’accento era ripetutamente posto sul fatto che avrebbero preferito Francesco Palermo, ndr). “Questa coalizione – ha spiegato la verde Brigitte Foppa - a livello nazionale è nata per la Camera e noi a livello locale abbiamo deciso di proporla anche al Senato con l’obiettivo di portare pluralità in Parlamento. Le nostre forze – verdi, socialdemocratici e liberali  - sono quelle che sono oggi al governo in Germania. Visto che tutti assieme rappresentiamo un’importante fetta della popolazione sudtirolese, questo è un esperimento politico importante. Si è ragionato su alcuni possibili candidati, noi avevamo delle preferenze, ma poi è arrivato il momento di scegliere e lo abbiamo fatto, consci che in questa fase politica è davvero fondamentale che vi sia una cooperazione tra le forze democratiche”. “Quando si firma un patto elettorale – ha aggiunto Luca Di Biasio di Sinistra italiana – ci si confronta, ma poi quando si deve decidere si rispetta il patto elettorale. Quando si ragiona sui nomi è sempre così e sarà sempre così”. “Questo – ha sottolineato Paul Koellensperger - è un sodalizio che potrebbe dare risultati importanti in futuro. Ma anche ora. Noi ci crediamo. Il nostro obiettivo è quello di impedire che l’Svp faccia filotto e abbia l’esclusiva della rappresentanza dell’intero territorio a Roma”.  E così Sandro Repetto, consigliere del PD: “Questo è uno schema di gioco che adottiamo anche in consiglio provinciale, dove siamo tutti all’opposizione. Tra di noi c’è già una collaborazione”. “Una collaborazione così finora non c’è mai stata”, ha chiosato Foppa.

E’ evidente che quelli che si sono presentati oggi sono partiti con delle affinità ma solitamente in competizione tra loro. E' altrettanto chiaro che le scadenze elettorali fanno compiere miracoli e che le alleanze si possono sfaldare in base ai risultati o al primo mal di pancia di uno dei soggetti coinvolti. Ma per ora tutti i presenti hanno dato l'impressione di crederci davvero.

La prima candidata a prendere la parola è stata Elide Mussner, la donna del “no” ai mondiali di sci nelle valli ladine. Attiva nel settore turistico con l’impegno “per una filosofia aziendale più etica e sostenibile”, è vicina ai valori dell’Economia del Bene Comune. Mussner è nel gruppo fondatore della Rete dell’Alto Adige per la Sostenibilità e dal 2020 è nella Giunta comunale di Badia, come assessora per la gioventù, il turismo, la sostenibilità e le pari opportunità. ““Sono ladina gardenese, ma vivo in val Badia - ha detto - e ho iniziato a impegnarmi politicamente anche perché trovo che le donne siano sottorappresentate. Io sono per una politica ambientale concreta, cioè non fatta di parole vuote. La sostenibilità non va annunciata e non è un trend da seguire. E’ una priorità che richiede scelte coraggiose, non come avvenuto di recente per il Bettenstopp. Le grandi crisi che stiamo vivendo, a partire da quella climatica, ci mostrano quanto sia importante non isolarsi modelli e modi di pensare miopi e sorpassati. È giunto il momento di ripensare i vecchi schemi”.

Il consigliere provinciale del Team K Franz Ploner è invece candidato alla Camera dei deputati nella circoscrizione Nord. Laureato in medicina a Innsbruck, si è poi specializzato in anestesia, ematologia e cardiologia. Nella sua carriera ha ricoperto il ruolo di primario del reparto di anestesia e terapia del dolore dell’Ospedale di Vipiteno, di cui è stato direttore medico. “La preoccupazione comune - indipendentemente dal gruppo linguistico di appartenenza - deve essere rafforzare la nostra preziosa autonomia: le competenze devono essere recuperate, richieste, ampliate. Una delle mie preoccupazioni principali è sempre stata quella di garantire ai pazienti una sanità di qualità, tecnicamente professionale ma anche attenta e vicina a chi soffre. L’assistenza sanitaria va garantita a tutti e in questo senso la sanità pubblica è un presidio di civiltà irrinunciabile”, ha detto Ploner, sottolineando di portare una visione diversa “rispetto ai candidati Svp che sono tutti avvocati”.

Luigi Spagnolli, direttore dell’ufficio caccia e pesca della Provincia e in precedenza del Parco dello Stelvio è stato sindaco di Bolzano per due legislature. “Ero stato oggetto di un rinvio a giudizio non fondato (l'inchiesta era sul raddoppio del Twenty, ndr), ma ho deciso di farmi da parte perché ritenevo giusto non avere incarichi pubblici finché non fosse stata fatta chiarezza in modo definitivo. Ci sono voluti sette anni. Non è poi facile ripartire, ma mi è stato chiesto di rimettermi a disposizione e ora sono qui per mettermi in gioco. Nelle campagne elettorali spesso non si ci si presenta per quello che si è ma per quello che si vuole essere. Sono qui perché sono convinto che dal punto di vista dei valori diverse cose mi accomunino alle persone che sono qui con me ora.  Abbiamo davanti a noi tempi difficili, e io punto ad essere eletto per fare due cose: dare il mio contributo per amministrare meglio lo Stato, e per dare speranze ai cittadini. Non sarà facile, non siamo fra quelli che promettono cose impossibili e che ci saranno più soldi per tutti.  Ma siamo fra quelli vogliono porsi il problema di guardare oltre la prossima generazione".

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Gianguido Piani Mi., 07.09.2022 - 09:11

Se risiedessi in altro collegio senatoriale sarei molto contento di potere dare il mio voto a candidati del livello di Elide Mussner o Franz Ploner.
Risiedo pero' nel collegio dove il candidato di punta e' Luigi Spagnolli e questo mi crea non pochi problemi. Peraltro facilmente risolvibili, votando qualcun altro.
E' previsto un incontro, tipo "question time" dove per qualche ora il candidato Senatore incontra la cittadinanza, lascia che i partecipanti prendano in mano un microfono e gli pongano domande alle quali dovrebbe rispondere, subito, senza troppi "se e ma"? Se e' in programma lo segno subito in agenda. Sottolineato, in rosso.
In alternativa, come adesso fanno alcune testate nazionali, Salto potrebbe raccogliere domande dai cittadini per email, sottoporle ai candidati, quindi non solo Spagnolli, e rendere pubbliche le loro risposte prima del 25/9?

Mi., 07.09.2022 - 09:11 Permalink