Gesellschaft | Il riconoscimento

Un Langer per due

Il premio Alexander Langer 2017 va, ex aequo, all’ong Angalià e all’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (Asgi).
Langer
Foto: upi

Andare oltre: politiche migratorie nello spazio euromediterraneo”, questo il titolo della manifestazione, promossa dalla Fondazione Langer, che si svolgerà dal 29 giugno al 2 luglio 2017 a Bolzano, nonché il tema del Premio Alexander Langer (del valore di 10.000 euro, 5.000 dei quali offerti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano) che quest’anno è stato assegnato a due associazioni che si occupano dei migranti: Angalià e ASGI. La prima, fondata nel 2007 nel paese di Kallonì, sull’isola di Lesbo, si propone come “un gruppo che non rientra in nessuna programmazione ufficiale” che vuole distinguersi dalle pratiche spesso molto discutibili adottate nei confronti dei profughi. L’ong - si legge nella motivazione - “non risparmia severe critiche alle politiche europee. Se infatti quelle politiche sono riuscite a contenere - attraverso gli accordi, giustamente discussi, tra gli Stati membri dell’Unione Europea e la Turchia - il flusso dei profughi siriani, afgani e iracheni”, esse hanno purtroppo optato “per la militarizzazione” e “per i disumani respingimenti”.

La seconda è l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, nata nel 1990 su iniziativa di avvocati e docenti universitari, che ha contribuito per oltre vent'anni all’elaborazione dei testi normativi statali e comunitari in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza, promuovendo nel dibattito politico-parlamentare e nell’operato dei pubblici poteri la tutela dei diritti degli stranieri. Negli ultimi anni particolare attenzione è stata rivolta alla tutela dei migranti forzati (richiedenti asilo, rifugiati, profughi) e all'elaborazione di proposte per combattere, anche a livello europeo, le derive xenofobe e securitarie nel nome della tutela dei diritti fondamentali della persona. “ASGI - si legge ancora nella motivazione - è un’eccellenza virtuosa e un esempio anche a livello europeo di quanto i principi e le pratiche della legalità democratica possano costituire un presidio essenziale per una buona convivenza”.