Vasco Live pagina Fb di Fugatti
Foto: Screenshot
Politik | trentexepress

Lo spericolato pasticciaccio di Fugatti

A fine ottobre una commissione ha messo in guardia sui pericoli per il pubblico in vista del megaevento da 120.000 persone. Mau-Fu-Gat ancora non ha un progetto compiuto.

Il 27 ottobre 2021 la commissione di esperti chiamati a valutare la sicurezza del megaconcerto di Vasco Rossi a Trento il 20 maggio prossimo, fortissimamente voluto dal presidente della Provincia di Trento Fugatti, ha messo nero su bianco i pericoli di interferenze, travolgimenti e schiacciamenti delle persone. Ma il dirigente del servizio polizia amministrativa della Provincia è stato richiamato all’ordine, invitato a cancellare il verbale, a rimangiarsi una valutazione non fondata sul progetto definitivo, che ancora incredibilmente latita.

È sempre più un pasticciaccio brutto, pieno di incognite silenzi chiacchiere e bugie, il megaconcerto di Vasco Rossi, fondamentale tappa della campagna elettorale, arma di distrazione di massa per il presidente salvinista Maurizio Fugatti, verso la vittoria bis che vorrebbe realizzare alle provinciali dell’autunno del 2023.

A quattro mesi dall’evento – incredibile ma vero – non c’è ancora un progetto dettagliato per attrezzare l’area da 120mila persone, la cosiddetta, presunta Trento Music Arena, in località San Vincenzo (attualmente utilizzata come hub vaccinale) a sud di Trento, in condizioni di sicurezza. È stato affidato un incarico a una società di consulenza esterna, e si aspetta.

Ma non manca solo il piano area. Manca anche il piano dell’evento (dovranno presentarlo gli organizzatori, le società della galassia Vasco, Big Bang – nome invero poco rassicurante – e Giamaica). E manca il piano della “gestione esterna”, afflussi e deflussi di un traffico straordinario, mai visto nella storia del Trentino, di un pubblico enorme, in tempi di Covid.

 

Tanto che non solo il sindaco di Trento (perplesso, incerto, informato poco e male dalla Provincia) ha espresso dubbi ma soprattutto lo stesso questore di Trento, Alberto Francini, responsabile per la pubblica sicurezza, mette le mani avanti. "Serve un progetto definitivo, per potersi esprimere. Credo tuttavia che le preoccupazioni della commissione siano giuste, nel senso di voler anticipare indicazioni per sollecitare gli organizzatori a fornire il progetto il più velocemente possibile proprio per poter eventualmente apportare tutte le prescrizioni che la commissione stessa dovesse ritenere indispensabili per concedere il parere autorizzatorio".

"Ventisette ettari possono essere molti o pochi perché si deve valutare quanto di questo spazio sarà effettivamente a disposizione del pubblico. Bisogna escludere le aree destinate a palco, vie di fuga, fasce di rispetto, zone di afflusso e deflusso e così via. Tutti gli organismi che devono deliberare devono poter avere in mano un progetto in questo senso. La commissione potrà esprimersi su progetti esecutivi apportando le proprie prescrizioni".

Pilatescamente pragmatico, seppure molto in ritardo, Fugatti si è rivolto a una consulenza esterna per avere un progetto da sottoporre alla commissione.

Insomma, siamo in alto mare. Dall’annuncio del concerto (settembre 2020) sono passati oltre 15 mesi e non c’è nulla di definito. Pilatescamente pragmatico, seppure molto in ritardo, Fugatti si è rivolto a una consulenza esterna per avere un progetto da sottoporre alla commissione. E tutto ciò senza pensare alla pandemia che non si sarà certo esaurita, purtroppo, tra quattro mesi.

Si lavora all’idea di far scendere nella stazioncina di Mattarello, non troppo lontana dall’area concerto, chi arriverà in treno, per evitare di ingolfare la città. Il che potrebbe diminuire la spettacolare ricaduta sul pil (18 milioni di euro! parola di Trentino Marketing, non verificata) che è la promessa del presidente.  

E se poi i biglietti venduti (garantiti per metà dalla Provincia, che così – ente pubblico – ha molto discutibilmente sollevato gli organizzatori privati dai rischi di impresa) saranno maggiori del numero di spettatori consentito dal piano di sicurezza?

Un pasticcio totale. Posizione ufficiale della Provincia? Una dichiarazione di fede. Questa, del 24 dicembre: “La commissione si pronuncerà in merito a questioni come l’ampiezza dell’area - si tratta di 27 ettari - la fruibilità della stessa, le vie di fuga. La Provincia autonoma di Trento è certa che dall'istruttoria emergeranno indicazioni che garantiranno una funzionale riuscita dell’evento”.

Perfino il quotidiano ebneriano, di solito piuttosto filo-fugattiano, ha preso atto dell’operazione di propaganda e disinformazione in atto da parte del presidente della Provincia, e ha titolato uno degli ultimi articoli “Vascogate”

Perfino il quotidiano ebneriano, di solito piuttosto filo-fugattiano, ha preso atto dell’operazione di propaganda e disinformazione in atto da parte del presidente della Provincia, e ha titolato uno degli ultimi articoli “Vascogate”, evocando scandali politici di altri tempi e luoghi. Perfino il maggiore gruppo di minoranza in Consiglio provinciale, di solito assai compassato nell’opposizione, è sceso in campo con toni allarmanti e allarmati. E l’organizzatore locale Fausto Bonfanti, una lunga carriera negli spettacoli nell’era del centrosinistra di sinistra ma ora riconvertito neogovernativo dal ghiotto evento Rossi, può solo versare calde lacrime sul fatto che il Vasco Live dovrebbe portare armonia e felicità e invece è insidiato dalla cultura del sospetto e della contrapposizione.

È arrivato il 2022 e ovviamente Fugatti continua a non rispondere alle 22 domande che Salto e il Dolomiti insieme gli avevano rivolto esattamente due mesi fa, l’8 novembre 2021. Troppa fatica sprecata, per due testate indipendenti che i fugattisti doc non fanno la fatica di leggere.

 

E intanto Fugatti, in piena ondata pandemica e con il Trentino sull’orlo dell’arancione, mantiene sul suo profilo ufficiale Facebook (52.200 “mi piace”) la ridicola foto di testa che è puro marketing per il concerto, come se la Provincia autonoma fosse un’agenzia di promozione concerti (per un artista che non ha alcun bisogno di promozione, oltretutto!). Però nulla dice delle ultime polemiche. Tacere, troncare, sopire…

Il piazzista della politica, Mau Fu-Gat opportunisticamente riconvertito in Mau Fu-Vasc (alla faccia della coerenza, Fugatti è un fanatico della repressione poliziesca delle droghe leggere) ha ripreso a cavalcare anche il Covid con i suoi live show in diretta, perché tutto fa spettacolo, e sulla sua pagina ufficiale Facebook “posta” di tutto, dai moniti ai no-vax al benvenuto ai neonati, dai complimenti agli indigeni che vincono una gara di sci ai panorami di valli innevate ma è da un po’ che tace su Vasco Rossi… come se cominciasse ad avere qualche timore e tremore.

Uomo di panem ma soprattutto di circenses, Fugatti il 23 dicembre ha scritto commosso: “Anche Ursula Corbero, in arte #Tokyo, della serie TV #lacasadicarta, non ha resistito al fascino del #trentino ed è venuta in vacanza insieme al suo fidanzato a #MadonnadiCampiglio”.

A Capodanno, ha fatto gli auguri di felice 22 con una malinconica foto dal balcone della casa di Avio, panorama di vigne alle spalle, maglioncino blu con cerniera lampo, sobrietà quasi maoista, solita barbetta incolta e stentata, vago sorriso, testo pregnante:  “Auguro a tutti voi, alle vostre famiglie e alle persone voi care un felice anno nuovo pieno di gioia e serenità”. Nessun accenno a Vasco, il regalo che ci ha preparato per il Ventidue. 1343 like.  Gli ultimi post sul mega-evento risalgono al 16 e al 19 dicembre.

Il 16 si fa fotografare col sindaco di Trento e celebra “il via ai lavori nell'area di San Vincenzo al fine di realizzare la #TrentoMusicArena dove si terrà anche il concerto di Vasco Rossi. La nostra intenzione è quella di dare all'area di #Mattarello un nuovo ruolo e di renderla viva e capace di attrarre eventi e iniziative. #Trentino #vascorossi #vascorossiofficial #vascorossifanclub”.

Il 19 ammicca ai giovani: “Fai parte di una band o sei un artista musicale delle tre province dell’Europaregion Tirol Südtirol Trentino / Euregio Tirolo Alto Adige Trentino!? Allora avrai la possibilità di aprire il concerto della prima data del #vascolivetour che si terrà il prossimo 20 maggio 2022”.

3 milioni per la sistemazione dell’area, 300mila euro per le spese dello staff, 100mila euro per una mostra che fisserà nei secoli la memoria dello storico evento, intitolazione di una strada al cantante,

Ecco, il presidente rock fa il promoter della stagionata rockstar (3 milioni per la sistemazione dell’area, 300mila euro per le spese dello staff, 100mila euro per una mostra che fisserà nei secoli la memoria dello storico evento, intitolazione di una strada al cantante, eccetera eccetera) ma non dimentica i giovani talenti del posto. Non certo per la storia dell’autonomia ma almeno per loro, i ragazzi delle band trentine prescelte, il 20 maggio saranno momenti di gloria. 

Questa è l’unica certezza. Tutto il resto è caos. Ma Fugatti è fatto così, sogna una vita spericolata: spericolata soprattutto per i 120mila spettatori dell’Eccezionale Evento.