Gesellschaft | Effetti

“Il tempo andato non ritornerà”

Covid, l’allarme di Höller, garante per l’infanzia e l’adolescenza: i giovani sono esposti a molti rischi collaterali. “Sport come strumento contro l’illegalità”.
Giovani
Foto: Unsplash

A un anno dal primo lockdown si torna a fare bilanci. Questa volta sui giovani. Alcuni di loro hanno sofferto di disturbi d’ansia e del sonno, depressione, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi alimentari già dopo il primo lockdown nella primavera del 2020. Si sono verificate inoltre tendenze verso comportamenti autolesionistici, aggressivi, maggiore consumo di alcol e droghe, e dipendenze in generale, anche per quel che riguarda l’utilizzo di Internet. “Soprattutto i minori che già in precedenza non stavano bene, nell’attuale situazione di crisi stanno ancora peggio” sostiene Daniela Höller, la garante per l’infanzia e l’adolescenza. Ma gli effetti psicologici a lungo termine delle misure restrittive sui minori potranno essere valutati solo negli anni a venire, attraverso studi scientifici.

Anche lo sport e le attività del tempo libero sono essenziali per un sano sviluppo mentale dei giovani. Dobbiamo dare agli adolescenti questo spazio, altrimenti li spingeremo verso l’illegalità

“È chiaro - spiega Höller - che la scuola è più di un luogo dove si impartisce conoscenza. È un luogo protetto con una struttura quotidiana, uno spazio vitale dove si stabiliscono importanti contatti sociali. Se manca l’apprendimento in presenza, i giovani hanno meno possibilità di coltivare le loro amicizie, sono a casa, non possono più praticare le loro consuete attività sportive o frequentare la scuola di musica, e sono sotto pressione. Se anche i centri giovanili e i loro punti di incontro sono chiusi, i giovani si ritirano ancora di più e passano molto tempo da soli. Poi nascono questioni e problemi che altrimenti avrebbero potuto compensare nella vita quotidiana”. E ancora: “Per assicurare priorità alla rapida riapertura delle scuole medie e superiori, non dobbiamo lasciare nulla di intentato. Anche lo sport e le attività del tempo libero sono essenziali per un sano sviluppo mentale dei giovani. Dobbiamo dare agli adolescenti questo spazio, altrimenti li spingeremo verso l’illegalità”.

Un giovane di 15 anni non avrà mai più 15 anni e quello che perde in questi mesi lo ha perso per sempre

Il danno collaterale include del resto, oltre al calo delle opportunità educative causato dall’apprendimento a distanza e all’aumento delle anomalie e dei disturbi mentali già menzionati, la mancanza di esercizio fisico associata alle restrizioni sugli sport e le attività del tempo libero e il deterioramento dello stile di vita e delle abitudini alimentari.

I giovani sono quindi esposti a una moltitudine di rischi collaterali, le cui conseguenze oggi non si possono nemmeno prevedere. Lo Stato e la Provincia possono intervenire con aiuti finanziari quando si sono verificati danni quantificabili, e quindi tangibili. Altri danni non possono essere risarciti: “Un giovane di 15 anni non avrà mai più 15 anni - sottolinea infine Höller - e quello che perde in questi mesi lo ha perso per sempre. L’infanzia e l’adolescenza non possono essere sostituite, né possono essere semplicemente sospese o rimandate”.