Politik | La sentenza

Berlusconi condannato, Twitter scatenato

L’ex premier e l’ex direttore del quotidiano l’Avanti Valter Lavitola condannati a tre anni per concorso in corruzione nel processo sulla compravendita dei senatori. Ecco le reazioni.

Il tribunale di Napoli ha condannato in primo grado Silvio Berlusconi a tre anni di reclusione (e a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici) per concorso in corruzione nell’ambito del processo sulla presunta compravendita di senatori che provocò la caduta del governo Prodi nel 2008. A tre anni è stato condannato anche l'ex direttore de l'Avanti Valter Lavitola

"Prendo atto di una assurda sentenza politica al termine di un processo solo politico costruito su un teorema accusatorio risibile. Resto sereno certo di aver sempre agito nell'interesse del mio Paese e nel pieno rispetto delle regole e delle leggi, così come continuerò a fare. Ho piena fiducia negli italiani e nella loro capacità di comprendere quale persecuzione giudiziaria sia stata scatenata contro di me per cercare di ledere la mia immagine di protagonista della politica".

Questo il primo commento di Silvio Berlusconi dopo la condanna.

È una sentenza che riteniamo clamorosamente ingiusta e ingiustificata - ha detto l’avvocato dell’ex Cavaliere Niccolò Ghedini -, siamo convinti che in appello e in Cassazione ci sarà l'assoluzione nel merito. Decideremo se rinunciare alla prescrizione quando questa maturerà, il prossimo 6 novembre”. In prima fila anche il presidente dei deputati di Forza Italia, l'aficionado Renato Brunetta: “la sentenza di Napoli è un inaccettabile atto di violenza politica. Lo dico in piena coscienza”.

Amara la reazione dell’ex primo ministro Romano Prodi affidata all’Ansa: “c'erano delle voci, ma, come dissi al giudice, non ne sapevo nulla. Se lo avessi saputo sarei ancora presidente del Consiglio. Non mi sono costituito parte civile perché ritengo che sia stata lesa la democrazia e non la mia persona”.

E poi, come ogni sentenza che si rispetti (che riguarda l'ex Cavaliere), non sono mancati i commenti ironici sui social network, eccone alcuni raccolti su Twitter: