Kultur | Merano Europa 2017

"Ecco il lusso dei narratori"

Assegnati i premi del concorso letterario internazionale di Merano, giunto quest'anno alla sua dodicesima edizione.
merano_1.jpg
Foto: Foto gadilu

Sono stati assegnati ieri (7 ottobre) i premi ai vincitori della dodicesima edizione del Premio letterario Merano Europa. Il concorso ha celebrato così i suoi 22 anni di vita – fu istituito nel 1995, per iniziativa di Michela Franco Celani –, dopo aver raggiunto un livello di notorietà ampiamente consolidato e, soprattutto, attestando in modo sempre più chiaro la sua dimensione interculturale.

Nella tradizionale cornice del Teatro Puccini, il moderatore della serata Enzo Coco ha così chiamato sul palco i vincitori delle quattro sezioni esaminate (in realtà solo tre, visto che quest'anno il premio alla traduzione dal tedesco non è stato assegnato). La scrittrice bolzanina Anna Rottensteiner si è aggiudicata il primo posto volgendo in tedesco una poesia di Irene Paganucci (“Rovinosamente” - “Verheerend”), la giovane ladina Nadia Rungger ha brillato con il suo racconto “Der Dirigent”, mentre allo scrittore modenese Piero Malagoli (nella fotografia di copertina assieme a Francesca Melandri) è andato il riconoscimento del miglior racconto in lingua italiana (“Pubblica confessione”).

Lo spirito del premio – sponsorizzato dal Passirio Club di Merano, dal Südtiroler Künstlerbund e sostenuto dalla casa editrice Alphabeta (tutti i testi dei finalisti sono disponibili in volume) – è stato lodato in modo particolare dal Vicepresidente della Giunta Provinciale Christian Tommasini e dal sindaco di Merano Paul Rösch, presenti in sala. Entrambi lo hanno definito una “piattaforma” di grande rilevanza in un momento in cui – “certo non qui, ma purtroppo fuori di qui” (Tommasini) – si è ricominciato a respirare un'aria di chiusura. “Questa però è Merano e ciò che vuole essere”, ha affermato Rösch, rivendicando con orgoglio la vocazione plurilinguistica e multiculturale della città in riva al Passirio.

Finale d'eccezione con la scrittrice Melandri, la quale da quattro anni fa parte della giuria per la sezione dei racconti in lingua italiana e da poco ha pubblicato il suo terzo romanzo, già presentato il mese scorso nella nostra provincia. Intervistata da Coco, Melandri ha ripercorso brevemente i temi trattati in “Sangue Giusto”, sottolineando il privilegio (“il lusso”) dell'attività di narratrice: “Si tratta del privilegio della complessità, questo è il lusso dei narratori, i quali possono prendersi anche cinque anni - come ho fatto io - per scrivere, riscrivere e affinare la propria opera”.