"Un partito personale"
“Il consigliere Paul Koellensperger si è posto fuori dal MoVimento 5 Stelle per correre da solo con un suo partito personale. Non ci sono ulteriori commenti da aggiungere, preme solo sottolineare che le regole per le candidature alle elezioni saranno stabilite nel rispetto dei principi che da sempre contraddistinguono il M5s. Noi correremo per le provinciali con la nostra lista, con l’obiettivo di portare i nostri attivisti e i nostri principi al governo delle istituzioni anche in Alto Adige/Südtirol”. Firmato, “MoVimento 5 Stelle Alto Adige/Südtirol”.
La nota inviata da Fraccaro
Poche, perentorie righe, per quello che appare un addio. Le strade sembrano dividersi in modo definitivo per il M5s, forza politica nazionale e di governo, e il consigliere provinciale uscente che ha presentato una lista autonoma, manifestando comunque la speranza che i rispettivi percorsi possano tornare a incrociarsi “dopo ottobre”. Il comunicato scritto a nome del collettivo provinciale e inviato dallo staff del ministro Riccardo Fraccaro, eletto in regione, lascia pochi spazi per una riconciliazione.
Il rammarico di Schir
A livello locale, dove finora portavoce e militanti hanno accolto in buon ordine le decisioni dello “staff nazionale”, è comunque presente la sensazione che il movimento non sarà più quello di prima, almeno in Alto Adige. Francesca Schir, consigliera comunale a Merano e una dei portavoce più conosciuti, manifesta il proprio dispiacere personale per quanto accaduto. “Noi – racconta – eravamo al corrente del confronto in corso tra il nostro consigliere provinciale e lo staff nazionale su una proposta per le prossime amministrative. L’Alto Adige è un tema delicato. La legge elettorale è diversa, puramente proporzionale e la popolazione è composta al 73% da persone di madrelingua tedesca. Il tentativo di Paul è quindi nato dalla presa di coscienza di questa particolarità, che ha avuto probabilmente girando le valli, conoscendo a fondo il territorio e le diverse realtà che compongono il Sudtirolo”.
I cittadini dell'Alto Adige di madrelingua tedesca non si sentono rappresentati dai 5 stelle che sono percepiti come un partito italiano, e che hanno una piattaforma, Rousseau, solo in italiano. Il dialogo avviato da Paul ha avuto lo scopo di trovare una soluzione di apertura verso il gruppo tedesco
Schir va al nocciolo della questione, la stessa che molto sembra avere portato Köllensperger a cercare di convincere – non riuscendoci – i vertici del movimento ad avallare una proposta politica condivisa con il M5s e meglio declinata sulle particolarità locali. “I cittadini di madrelingua tedesca – prosegue – non si sentono rappresentati dai 5 stelle che sono percepiti come un partito italiano, e che hanno una piattaforma, Rousseau, solo in italiano. Quindi giustamente non si sentono rappresentati. Il lungo dialogo avviato da Paul ha avuto lo scopo di trovare una soluzione di apertura verso il gruppo tedesco”.
Evidentemente le regole in questo momento delicato non ci consentivano modelli diversi. Quindi andiamo avanti per la nostra strada. Purtroppo non rappresenteremo chi parla tedesco. Mi dispiace. E con Paul perdiamo anche un fuoriclasse della politica
"M5s, manca un pezzo di società"
La consigliera però rispetta la posizione espressa dalla struttura centrale del M5s. “Evidentemente le regole in questo momento delicato non ci consentivano modelli diversi. Quindi, noi andiamo avanti per la nostra strada, dando voce all’elettorato italiano. Purtroppo non rappresenteremo chi parla tedesco in Alto Adige. Mi dispiace. Non sono arrabbiata con Paul, lo capisco profondamente. Vuole dire che il nostro progetto è carente di un pezzo della società altoatesina. È un limite nostro censurare una parte di realtà provinciale. Così perdiamo due cose: la possibilità di immaginarci un movimento capace di essere accattivante per anche per gli altoatesini di lingua tedesca e il nostro candidato provinciale di punta che personalmente ritengo un fuoriclasse della politica”.