“Grave passo indietro sulle quote rosa”
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“Con la cancellazione delle quota rosa si torna indietro di anni”, così in una nota la Presidente del Gruppo per le Autonomie Julia Unterberger commenta la notizia data da Repubblica secondo cui il Governo vorrebbe modificare la regola della quota di genere nelle nomine apicali di Cassa Depositi e Prestiti. “La società, controllata dal Ministero dell’Economia, sarebbe pronta a cambiare il proprio Statuto, superando la norma che impone il 40% di donne nel Consiglio d’Amministrazione. E questo per consentire ai partiti di Governo di trovare la quadra e nominare il nuovo CDA”. La società per azioni, nota anche come Gruppo CDP, è una delle istituzioni finanziarie dello stato italiano, che si occupa principalmente di gestire il risparmio postale italiano.
“Se la notizia dovesse essere confermata – conclude la senatrice SVP – le forze della maggioranza di Governo andrebbero a scrivere una bruttissima pagina. Quella per cui in nome degli equilibri politici si può tranquillamente sacrificare la parità di genere. Praticamente l’esatto opposto di quello che abbiamo sostenuto e per cui abbiamo lottato in questi anni: l’idea che la presenza delle donne nella vita pubblica, nei ruoli apicali, è un principio fondativo e come tale mai derogabile. Per l’Italia una pessima figura anche sul piano europeo.”