I profughi a Laives: ipotesi in zona stazione
Anche Laives si muove per poter accogliere in futuro un contingente di profughi. La conferma è stata data a salto.bz nei giorni scorsi dal direttore della Ripartizione Politiche Sociali della Provincia Luca Critelli. E la notizia viene confermata dal sindaco di Laives Christian Bianchi, che offre alcune indicazioni anche sulla collocazione delle strutture che sarebbero state individuate.
salto.bz : Sindaco Bianchi, allora anche Laives si appresta ad accogliere rifugiati, è così?
Christian Bianchi - In realtà già a fine luglio alcuni privati avevano segnalato l’eventuale disponibilità di loro strutture. A seguito di ciò avevo avuto un incontro con il presidente della Comunità Comprensoriale Lanziner ed eravamo rimasti d’accordo che ad inizio settembre avremmo fatto insieme un sopralluogo per vedere che strutture sono e quali caratteristiche hanno.
Sapete già dove si trovano queste strutture nel territorio del Comune di Laives?
L’unica struttura che al momento mi è nota è un’area militare e quindi del demanio che si trova lungo la via stazione. Andando verso la stazione ferroviaria sulla sinistra ci sono degli ex magazzini militari. Le segnalazioni dei privati invece sono arrivate direttamente alla Comunità Comprensoriale o alla Provincia, ma occorreva che la segnalazioni diventassero ‘formale’ per poterle poi eventualmente verificare.
Voglio ricordare che nel territorio sono stati Provincia e Comunità Comprensoriali ad attivarsi in questo senso, non i singoli Comuni. Mi risulta che abbiano fatto anche delle inserzioni sui giornali.
A Laives le strutture dei privati si trovano in zona industriale?
Penso di sì. Dalle voci che ho sentito si tratterebbe di qualche capannone, ma non so se in zona industriale o in altre zone artigianali di Laives.
Insomma anche voi vi state preparando ad accogliere profughi nel vostro territorio…
In questo senso mercoledì scorso abbiamo fatto visita alla struttura predisposta nel comune di Appiano.
Alla Caserma Mercanti?
Esatto. Nel mese di luglio avevo detto - lo ricordo - che per poter accogliere i migranti devono essere rispettate tre condizioni fondamentali. Prima è che venisse individuato un luogo adeguato, seconda che il numero di profughi fosse ‘gestibile’, terza che ci fosse la possibilità di impegnarli in qualche attività. Devo dire che il progetto messo in atto ad Appiano è assolutamente in linea con questo mio pensiero. Anche la valutazione della soluzione in termini di immobile si sposa molta con quello che dico io.
“Ad Appiano ci siamo resi conto che è molto importante trovare una soluzione che non sia angusta e disagevole nella prospettiva di viverci. Lì la struttura è coperta, con un bel cortile intorno ed è dotata di una serie di servizi tra cui il wi-fi. Lì i profughi sono stati coinvolti in attività ma anche nel tempo libero possono restare lì senza magari invece spostarsi nei giardini della stazione come succede a Bolzano.”
Ad Appiano avete visto quale sarebbe la soluzione ottimale e quindi anche a Laives quando dovrete adottare una soluzione saprete come muovervi. E’ così?
Sicuramente la soluzione di Appiano è molto più in linea con il nostro pensiero. Le critiche che avevo fatto a Bolzano erano proprio legate a questo ragionamento. Se creiamo delle situazioni in cui queste persone le parcheggiamo, magari in massa, è chiaro che la situazione poi può diventare problematica. Specie se questo avviene poi nel mezzo della città.