2015: arriveranno i rifiuti di Trento?
“Rifiuti: Trento salverà Bolzano”
Il titolo di apertura sul quotidiano Alto Adige oggi 11 gennaio è di quelli capaci di far venire l’orticaria sia alla Volkspartei che ai grillini. Il tema non è nuovo, riguarda il funzionamento ‘non a pieno regime’ dell’inceneritore di Bolzano.
Quale dunque la migliore strategia, politica più che ambientale, per far ‘rendere’ l’impianto visto che è un termovalorizzatore?
Il tema è rilanciato dall’assessore trentino all’ambiente Mauro Gilmozzi che, potremmo dire con il sorriso sulle labbra, commenta la prospettiva tutt’altro che lontana, che l’impianto di Bolzano sia costretto sulla scia del decreto sblocca Italia, ad accogliere rifiuti da Verona o Napoli.
La proposta di Gilmozzi in merito è molto semplice: per Bolzano è senz’altro meglio accogliere rifiuti dalle vicine val di Fiemme, Fassa e Sole, inserendo l’operazione in un quadro regionale.
Converrebbe sia per 1) bloccare l’arrivo di altri rifiuti, ma anche per 2) evitare in futuro la necessità di bruciare a Bolzano- come ricorda Massimiliano Bona sul quotidiano Alto Adige - “i rifiuti speciali altoatesini che usurano non poco i macchinari in dotazione”.
A Bolzano in merito le bocche sono cucite, sia quelle dei politici che quelle dei tecnici: l’argomento dell’importanzione di rifiuti è davvero poco popolare oggi come oggi.
Gilmozzi invece non si fa problemi. E coglie anche l’occasione per ricordare, non tutti lo sanno, che attualmente è il Trentino a “smaltire 5/10mila tonnellate di umido altoatesino”.
Il messaggio di Trento è chiaro: “parliamone”. Resta ora da vedere se la politica altoatesina, provinciale ma anche comunale a Bolzano e in Bassa Atesina / Oltradige, sarà nelle condizioni di affrontare la questione a viso aperto. Giusto qualche settimana prima delle elezioni comunale di maggio.