Gesellschaft | La protesta

Mobilitazione per Ewald Mair a Brunico

Il pediatra ha deciso di chiudere il suo ambulatorio per un mese, cercando in questo modo di non sforare il tetto annuo di reddito imposto.
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Foto: Facebook

Oggi a Brunico scendono in piazza genitori e bambini a sostegno del pediatra Ewald Mair, una figura molto conosciuta ed amata nel capoluogo pusterese. La mobilitazione è iniziata su Facebook attraverso un gruppo che conta al momento ben 700 membri
Da più di 15 anni il pediatra offre un servizio completo di esami diagnostici con strumenti acquistati privatamente, spiegano i promotori dell’iniziativa. Lamentando il fatto che, da quando la Provincia ha istituito un tetto di 240mila euro l’anno lordi per gli stipendi di chi lavora nella pubblica amministrazione (obbedendo ad una legge statale) il professionista ha dovuto di fatto chiudere l’ambulatorio per tutto il mese di marzo per non superare la soglia

Della questione si è occupato anche Paul Köllensperger, che ha riferito di aver consegnato in Consiglio Provinciale un ordine del giorno in merito, che verrà trattato nell’ambito della riforma sanitaria nel corso del prossimo mese di aprile. 
Nel caso di medici privati convenzionati o pediatri come il dottor Mair - ha osservato Köllensperger – sarebbe più corretto considerare non il fatturato bensì il solo reddito imponibile”. In questo modo secondo il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle i medici “avrebbero la possibilità di detrarre dal tetto massimo i costi per personale, arredamento, spazi e attrezzature mediche per offrire ai cittadini più servizi e di maggior qualità”. 
Per Köllensperger il problema del medici di base convenzionati e dei pediatri che lavorano bene e molto (e per questo motivo guadagnano anche di più) “in questo modo verrebbe probabilmente risolto o quantomeno disciplinato in maniera accettabile”.

Nel pomeriggio di ieri con un comunicato ha preso la parola sualla questione anche l’assessora provinciale competente Martha Stocker. Sottolineando di avere "comprensione per le lamentele, tenuto conto che si tratta di un medico molto apprezzato". Ma ribadendo anche che "l'Azienda sanitaria è costretta a muoversi all'interno della cornice giuridica rappresentata dalle normative statali".
Stocker ha confermato di aver aperto una trattativa con Roma per cercare di trovare una soluzione in grado di tenere conto della diversa situazione dei liberi professionisti, ma ha anche aggiunto che si tratta di una situazione molto complessa dal punto di vista giuridico. Soprattutto perchè a livello nazionale non si tiene conto delle specificità di alcune Regioni. 
Dopo la bocciatura delle iniziative di legge, come Provincia abbiamo comunque cercato di fare qualcosa prevedendo degli incentivi a favore dei pediatri liberi professionisti che acquistano attrezzature e apparecchi medici”, ha aggiunto Stocker. Concludendo con una presa di posizione che riassume la filosofia di fondo dell’attuale amministrazione provinciale. 

“Riteniamo che per medici di base e pediatri, il pilastro principale di un sistema funzionante passi proprio per la garanzia di un'assistenza il più possibile capillare sul territorio"