Kultur | Cina

Progetto Turandot

Un pianista cinese vince il Busoni 2025, una pianista cinese il KulturKontakt Eppan Prize 2024. Non è il frutto del caso.
Busoni
Foto: Getty Images
  • L’edizione 2025 del Concorso pianistico Ferruccio Busoni è stata vinta da un ventenne pianista cinese che ha conquistato pubblico e giuria. Nella prova finale Yifan Wu ha interpretato, accompagnato dall’orchestra Haydn, il Concerto n.3 di Ludwig van Beethoven. SALTO ne ha dato ampia notizia con gli articoli di Emilia Campagna.

    Nella scorsa edizione dell’Accademia pianistica di Appiano il KulturKontakt Eppan Prize è stato appannaggio di Zheng Ruishi, pianista nata a Pechino, classe 2000. 

    Andrea Bonatta, fondatore dell’Accademia, interprete di caratura internazionale, per anni docente al conservatorio Monteverdi, in una intervista aveva espresso la sua motivata opinione che il centro della musica classica si fosse spostato da anni verso Est. 

     

    Come sia possibile che da alcuni anni la musica d’arte europea abbia tanti prestigiosi protagonisti provenienti da Oriente.

     

    E’ del 2015 la vittoria al Busoni di Jiyeong Mun, pianista proveniente dalla Corea del Sud, e nell’ambito della prossima imminente edizione dell’Accademia di Appiano è invitata a dare un concerto Shin-Young Lee, prestigiosa interprete che viva a Parigi, di nazionalità sudcoreana.

    La musica d’arte cinese, e quella coreana, raffinatissime, hanno radici, sonorità e forme molto diverse da quella europea. Per noi possono apparire imperscrutabili. E si immagina accada anche viceversa. Ci si può allora chiedere come sia possibile che oggi, ovvero da alcuni anni, la musica d’arte europea abbia tanti prestigiosi protagonisti provenienti da Oriente.

    Guardiamo ai nostri conservatori. 

  • Yifan Wu: può vantare anche la vittoria del 1° premio al Singapore International Piano Competition e del 5° al Shenzhen International Piano Concerto Competition. Foto: Lucia Rose Buffa
  • Stefania Lucchetti ha insegnato al Monteverdi, ci ha raccontato come già nel 2000 a Bolzano erano arrivati diversi studenti sudcoreani, per la classe di canto. Dal 2006 è docente al Benedetto Marcello di Venezia. Ha premesso che "il conservatorio di Venezia da sempre ha avuto una vocazione internazionale", ma che "nel 2006 non erano molti gli studenti provenienti da Paesi asiatici. Oggi sono in numero preponderante. Prevalentemente per il canto, tanto che alcune produzioni operistiche oggi sono interamente dedicate a studenti cinesi, bravissimi.” 

    Ci ha dato notizia del Progetto Turandot e dell’Istituto Confucio. Dal sito dell’Università per stranieri di Perugia apprendiamo che:

    Il progetto Turandot, attivato nel 2009, riguarda le arti, la musica e il design. Il progetto consente ai numerosi studenti cinesi che possiedono o desiderano ottenere una specializzazione artistica di accedere alle istituzioni accademiche italiane di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM). L’accordo intercorso tra il Governo italiano e il Governo cinese permette il rilascio facilitato del visto di ingresso per motivi di studio a condizione di una pre-immatricolazione presso le Università italiane i Conservatori di Musica o le Accademie di Belle Arti, l’iscrizione al corso propedeutico di lingua italiana organizzato presso gli Atenei italiani di una durata minima di 10 mesi e un punteggio minimo all’esame di Stato finale - il famigerato “Gaokao” comparabile al nostro esame di Maturità - non inferiore a 380 punti su 750.

     

    “Un diploma italiano in musica vale tanto in Cina.”

     

    Sul sito dell'Istituto Confucio dell’Università la Sapienza di Roma leggiamo che :

    Il Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali (ISO), in collaborazione con l’Università di Lingue Straniere di Pechino (BFSU), grazie al sostegno dello Hanban, nel 2006 ha istituito a Roma il primo Istituto Confucio in Italia e il secondo in Europa, con l’intento di rafforzare la cooperazione in campo didattico-scientifico e di promuovere gli scambi culturali tra i due paesi. Dalla fine del 2020, lo Hanban è stato sostituito da un altro ente affiliato al Ministero dell’istruzione cinese che si occupa della promozione della lingua cinese all’estero, ovvero il Center for Language Education and Cooperation (CLEC).

    Oggi l’Istituto Confucio ha sedi anche a Milano, Torino e Napoli.

    Carlo Schneider Graziosi ha insegnato sassofono al conservatorio di Salerno dal 1997 fino al 2021, e dal 2022 insegna in quello di Campobasso. “Dal 2015 ho visto crescere progressivamente l'afflusso di studenti cinesi, soprattutto per canto, ma anche per pianoforte e violino. Ho avuto un solo allievo di sassofono. Alcuni non hanno talenti particolari, altri sono bravi e raggiungono un livello molto competitivo. La loro cultura favorisce un livello di disciplina molto forte, utilissima allo studio.” A riguardo le loro motivazioni ci ha raccontato che “un diploma italiano in musica vale tanto in Cina.” E a Campobasso? “ E’ un conservatorio piccolo, geograficamente periferico, sono pochissimi”.

  • Concorsi musicali prossimamente in terra cinese?

    Tornando al Busoni. La passata edizione è stata la prima a proporre la “serata” conclusiva alle 10 del mattino. Come ha motivato Peter Paul Kainrath, dal 2007 Direttore artistico del concorso, una scelta al fine di favorire la diffusione radiotelevisiva in diretta verso Paesi con differente fuso orario. Cina e Sud Corea in primis. 

    Nel campo dell’intelligenza artificiale, dopo una lunga rincorsa tecnologica agli USA, oggi la Cina offre i propri software di IA nella forma “open source”. Ciò che appare come una forma di visione ossia condivisione democratica della conoscenza scientifica di fatto attira giovani talenti da tutto il mondo alla collaborazione con le industrie cinesi. Una via “gentile”, raffinata come la seta, verso la probabile imminente supremazia nel settore.

    Dopo aver formato generazioni di musicisti cinesi alla musica “occidentale”, diffuso questa cultura nei propri conservatori attraverso i docenti formati in Europa e USA, raggiunto uno standard tale da portare i propri talenti a vincere prestigiosi concorsi, la Cina avrà la possibilità di avocare a sé una parte importante del circuito musicale internazionale.

    Avremo a breve i più prestigiosi concorsi di interpretazione musicale in terra cinese? La sede del Busoni a Pechino o Shenzhen? Lo vedremo in diretta o in differita?