Südtirol ist wie Süditalien

Il recente, drammatico caso di una donna romana alla quale i medici hanno rifiutato l'assistenza dovuta per legge in caso di aborto, ha riacceso i riflettori sul tema controverso.
Secondo una statistica pubblicata sul sito di Internazionale - basata su un'indagine del Ministero della Salute risalente al 2012 - anche in Alto Adige è elevatissimo il numero dei ginecologi obiettori di coscienza: l'81,3 %. Un dato che accomuna la nostra provincia alle regioni del meridione. Anche nelle restanti regioni la percentuale è alta, non scendendo mai al di sotto del 50%. Unica eccezione la Valle d'Aosta, con il 17,7%.
A causa del numero elevato di medici obiettori l’Italia è stata ripresa dal consiglio d’Europa l’8 marzo: “L’Italia viola i diritti delle donne che, alle condizioni prescritte dalla legge 194 del 1978, intendono interrompere la gravidanza”, ha dichiarato il Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d’Europa, rispondendo a un ricorso presentato nel novembre 2012 dalla Cgil insieme ad altre associazioni tra cui l’International planned parenthood federation european network.
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