THINK BEFORE YOU PRINT THIS
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Nella lettera il Vicepresidente per le infrastrutture e i trasporti, il signor Daniel Alfreider, e il Presidente dell'Associazione delle funivie, Helmut Sartori, informano i titolari degli abbonamenti di una grande novità: dal 1 giugno alcune funivie offrono sconti sui viaggi per i titolari di abbonamenti ai trasporti. La lettera è poco informativa: l'elenco delle funivie è disponibile solo sul sito web, e per ottenere lo sconto è necessario attaccare il pezzo di lamina con perforazioni laser sulla tessera di plastica.
Signori, non so se siete informati, ma nel mondo esistono da tempo le notifiche elettroniche, come le e-mail. Dato che il signor Alfreider non ha ancora risposto alla mia e-mail inviata due anni fa, chiedo ai suoi assistenti di informarlo di questo meraviglioso canale di comunicazione senza carta. E anche del fatto che esiste un'applicazione in cui sarebbe opportuno e semplice includere questa notifica, invece di spendere i soldi dei contribuenti per invii cartacei, sovraccaricando la posta.
Perché nell'era dell'intelligenza artificiale, sembra che ci aggrappiamo ancora a mezzi del Paleolitico, che dovrebbero essere nel museo. Mentre in ogni firma automatica nelle e-mail degli affari di tutto il mondo dice: "pensateci prima di stampare questa e-mail - salviamo la natura e gli alberi da sprechi inutili di carta", il Vicepresidente della Provincia dell'Alto Adige utilizza ancora invii cartacei per notifiche irrilevanti e poco informative.
Forse così vuole giustificare le spese dei titolari degli abbonamenti, che sono costretti a pagare 25 euro per un pezzo di plastica (la tessera), senza che venga concessa alcuna agevolazione o somma iniziale per i viaggi. In caso di smarrimento della tessera dovrete pagare nuovamente 25 euro, senza alcuno sconto. E a fine anno gli sconti appena accumulati vengono annullati, e per alcuni mesi voi, titolari dell'abbonamento, tornate a viaggiare a tariffa piena come "sconosciuti" o "stranieri".
Quando scrivo di questo assurdo organizzativo, ricordo il piccolo paese dell'Estonia, che nonostante sia stato una volta sotto l'occupazione della Russia nell’Unione Sovietica, è riuscito a rendere il trasporto pubblico gratuito per tutti i residenti, esclusi i turisti e gli stranieri non registrati, già dal 2013. Approssimamente a questo tempo Estonia si e trasferita a documentazione elettronica al 97%, vuol dire non cartacea. Secondo le statistiche del 2019, il numero di turisti in Alto Adige superano quelli in Estonia a doppio (Sudtirlolo - di 7,5 milioni, mentre in Estonia è di soli 3,8 milioni delle persone per anno). Ma in Estonia i residenti, che sono numericamente superiori ai nostri, non pagano per il trasporto, mentre da noi è tutto il contrario: manteniamo con le nostre tasse l'intera infrastruttura di trasporto e, in aggiunta, paghiamo il prezzo pieno dei viaggi (gli sconti che si accumulano dai "chilometri percorsi” entro metà anno sono minimali lo stesso), affinché i turisti viaggino gratuitamente sui nostri mezzi.
Signor Alfreider, sono una grande sostenitrice delle innovazioni e dei trasporti su rotaia, ma forse ne abbiamo abbastanza di questo, possiamo farne a meno della carta? O con queste lettere state prendendo in giro quelli che sostengono con i loro soldi tutta l'infrastruttura dei trasporti e del turismo che Lei gestisce?