In mano pubblica, ma di chi?
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“La possibile acquisizione del Castel Mareccio da parte della Provincia è una soluzione che merita di essere attentamente considerata”, queste le parole dell’assessore provinciale al patrimonio Christian Bianchi che ha ribadito l’offerta dell’amministrazione provinciale di acquistare il maniero. “E’ dovere della Provincia di Bolzano garantire che un bene storico e simbolico, come Castel Mareccio, rimanga nelle mani pubbliche a tempo indeterminato. In questa maniera non solo si farebbe in modo che il castello rimanga patrimonio pubblico, ma si potrebbero fornire anche le risorse economiche necessarie per la sua costante manutenzione e ristrutturazione.”
Tutti gli attori politici concordano, Castel Mareccio deve rimanere in mano pubblica. Sulle modalità con cui questo debba avvenire, in caso di privatizzazione dell’azienda di soggiorno che ne è proprietaria, si è aperto il dibattito. In un'intervista a SALTO il Sindaco Renzo Caramaschi si è detto aperto all’acquisizione del castello da parte della Provincia: “Se questo avvenisse sarebbe ancora più pubblico e ci sarebbe una garanzia in più”. Ad opporsi all’offerta di Bianchi è invece il Partito Democratico. “Anche quello? Non bastano gli impianti ambientali, il trasporto pubblico, la zona produttiva, i musei, le scuole superiori, l’università, ovviamente l’ospedale? Che comprino anche il Comune così si semplifica ancora di più il quadro politico” ha commentato l’esponente del Pd Stefano Fattor, assessore al Patrimonio del Comune di Bolzano. Sulla stessa linea rispetto al destino del maniero i compagni di partito Sandro Repetto, consigliere provinciale all’opposizione, e Juri Andriollo, assessore comunale, che nelle scorse settimane hanno ribadito l’importanza che il castello rimanga in gestione al Comune e in uso alla cittadinanza bolzanina come ora avviene.
Nonostante questo, la proposta, fa sapere l’assessore Bianchi, rimane valida: “La Provincia non vuole calpestare i piedi a nessuno. Se si privatizza l’azienda di soggiorno saremo a disposizione qualora il Comune non abbia la forza o la volontà”. Proprio questo pare essere il nodo cruciale della questione: il Sindaco ha chiarito che il comune non è interessato ad acquistare il castello visto l’elevato valore, che si stima attorno ai 12-15 milioni. “Un contributo per l’acquisto dalla Provincia, lo accetterei volentieri”, aveva aggiunto Caramaschi, ma l’opzione di finanziare il Comune non è piaciuta a Bianchi, che ha commentato: “Se la Provincia deve provvedere lo fa per averlo nel proprio patrimonio, non avrebbe senso un contributo alla fine dell’acquisto di altri”.