Gesellschaft | L'evento

Come un bimbo disabile cambia la vita

Un concorso letterario e fotografico per sensibilizzare sulla nascita di un figlio con diverse abilità o con malformazioni.
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Foto: upi

E poi è stato tutto diverso: la nascita di un bambino diversamente abile”. Questo è il tema del secondo concorso letterario e fotografico, indetto dal collegio delle ostetriche della provincia di Bolzano e dal Katholischer Familienverband Südtirol. “La maternità è bella, ma a volte ci si trova davanti ad una situazione inaspettata – afferma Deborah Visintainer, la responsabile pedagogica del Katholischer Familienverband Sȕdtirol – Vogliamo rendere pubbliche le esperienze delle persone che si sono confrontate con tale realtà e spesso si sono sentite sole senza sapere a chi rivolgersi”. Dello stesso avviso l’ostetrica e presidente del collegio provinciale delle ostetriche, dottoressa Astrid Di Bella che dichiara: “Dopo una risposta inaspettata nel corso di una diagnosi prenatale la donna, prima di essere mandata a casa, dovrebbe essere accolta nell’immediato dalle ostetriche e ricevere un adeguato supporto psicologico”.

Per Di Bella è indispensabile poi potenziare la rete di sostegno alle madri con una maggiore collaborazione interdisciplinare tra distretti socio sanitari, medici privati, psicologi, consulenti del pronto soccorso emozionale, ginecologi, ostetriche, consultori, centri di auto e mutuo aiuto: “Non tutti i professionisti sanno indirizzare le famiglie verso il centro di assistenza loro dedicato, sicché è necessario un migliore coordinamento dei servizi per garantire il benessere psicofisico delle persone coinvolte”. Un’ulteriore necessità ad avviso della presidente è modificare l’approccio culturale al tema, approccio che nei casi di feto malformato o con disabilità porta ad orientare le donne più verso l’aborto terapeutico che nella direzione della prosecuzione della gravidanza, soprattutto in casi molto gravi: “Eppure, per quanto le difficoltà siano tante, non è impossibile crescere un figlio disabile ed anzi tale esperienza di vita è fonte di arricchimento personale”.

A tale riguardo Astrid Di Bella ricorda la testimonianza dell’ostetrica Katja Baumgarten, il cui quarto figlio è nato anencefalo (senza cervello) e dopo tre ore dalla nascita è morto tra le sue braccia: “Baumgartner ha osservato come stranamente a 20 settimane dopo la diagnosi le avrebbero consentito un aborto terapeutico, mentre dopo 40 settimane non l’avrebbero autorizzata al parto in casa, che con forza ha voluto e dopo varie vicissitudini ha conseguito. Una situazione delicata non solo per la madre, ma anche per il marito e per i fratelli che si erano preparati al lieto evento. Una scelta matura della madre, quella di seguire il percorso naturale delle cose e affrontare la morte in modo dignitoso”. La significativa vicenda di Katja Baumgarten sarà narrata nel film documentario “Mein kleines Kind”, proiettato alle 19.30 alla Kolpinghaus di Bolzano.

Tale iniziativa come quella del concorso letterario e fotografico fanno parte del più ampio evento della Mutternacht 2017 (notte della madre), che avrà luogo sabato 13 maggio, il giorno prima della festa della mamma, in piazza Municipio a Bolzano, giunta alla terza edizione, organizzata dal Centro Formazione e Convegni Haus der Familie con un’ampia rete di organizzazioni (12 partner). La notte della madre mira a puntare i riflettori sui tanti ostacoli che una madre e la sua famiglia incontrano nel loro percorso esistenziale nonché a far conoscere le molteplici possibilità offerte per superarli. La giornata inizierà alle ore 11 con i saluti ufficiali ed i giochi di strada per bambini del VKE (Verein für Kinderspielplätze und Erholung – Associazione campi giochi e ricreazione).

 

L’evento continuerà con la musica della banda musicale “Miteinanders”, i cui due concerti delle 11.15 e 12.30 faranno da cornice alla premiazione (che avverrà alle 11.45) di un vincitore o di una vincitrice del concorso letterario e fotografico sia per il miglior racconto che per la migliore fotografia sul tema della nascita di un figlio diversamente abile. Per partecipare al concorso si può inviare gratis entro il 31 marzo un testo in italiano o in tedesco (in formato Word con carattere Arial a 12 punti con una lunghezza non superiore a 5 cartelle o a 10.000 battute) oppure una fotografia (di non più di 8 MB). Il racconto dovrà essere inoltrato al collegio delle ostetriche della provincia di Bolzano in via Maso della Pieve 4/7 o alla relativa email [email protected], mentre le foto dovranno essere trasmesse esclusivamente in modalità digitale all’indirizzo di posta elettronica [email protected].

Su come la disabilità modifichi la vita delle singole persone e gli equilibri familiari sarà incentrata la rappresentazione in danza e teatro programmata per le 14.30. Alle 15 sarà la volta di un dibattito con ostetriche, tra cui Katja Baumgarten, ginecologi e persone con l’esperienza diretta di un bambino diversamente abile. La tavola rotonda sarà moderata dalla presidente del collegio provinciale delle ostetriche Astrid Di Bella e da Julian Messner, affetto dalla sindrome di down. Disabili, quindi, non solo oggetto di riflessione collettiva, ma anche protagonisti della manifestazione nella musica, danza e teatro. Vi saranno stand informativi (ai quali saranno presenti i rappresentanti delle dodici associazioni partner della Haus der Familie, organizzatrice della Mutternacht 2017) sulle possibilità concrete di aiuto alle madri, alle famiglie, in particolare a quelle di figli con disabilità oltre ad un programma interattivo per genitori e bambini. In chiusura un flashmob: una simbolica corsa ad ostacoli, sul cui tracciato verranno segnalati come impedimenti tra gli altri “l’accettazione, la solitudine, le difficoltà della coppia".