Gesellschaft | Merano

“Recepire i segnali di allarme”

Parla Fabrizio Piras, da comandante della Polizia municipale di Merano a nuovo comandante a Bolzano: "Lo sviluppo sostenibile meranese passa per il garage in caverna".
Piras
Foto: meraner.eu

“Questa intervista è con il comandante della polizia municipale di Merano, città alla quale dedico comunque attenzione anche da quando, il primo febbraio scorso, sono stato nominato comandante della Municipale di Bolzano e del Comune di Bolzano sono un dipendente – ci dice Fabrizio Piras, approdato a Merano con questo ruolo nel 2006 – si andrà avanti così fino al 30 giugno di quest’anno. Poi lascerò definitivamente Merano. So che il Comune sta facendo di tutto, autorevolmente, per individuare il mio successore”.

Nel frattempo, Piras ha un comando a titolo gratuito di alcune ore alla settimana a Merano dove non è stato ancora scelto ed assunto chi lo sostituirà. “Per fortuna le tecnologie aiutano e posso seguire Merano alle condizioni che abbiamo concordato. E poi ho tre molto validi collaboratori nell’organico della Municipale meranese ai quali affido i tre settori più importanti – dice ancora Fabrizio Piras – uno per mobilità e infortunistica, il secondo per quanto ci compete come polizia giudiziaria e il terzo per gli aspetti amministrativi (suolo pubblico e così via). Sarà il mio successore a decidere ovviamente la nuova organizzazione interna. Io questi tre collaboratori, comunque, li ringrazio moltissimo”.

Dalla sicurezza alla mobilità, ai rifiuti abbandonati illegalmente, Merano sta vivendo una stagione di grande lavoro dopo la stasi, inevitabile, dell’anno di gestione commissariale.

Ecco la radiografia del comandante Piras.

Giancarlo Riccio: Comandante, qual è la situazione a Merano in questo periodo pasquale per quanto riguarda la sicurezza e il traffico?

Fabrizio Piras: In questo periodo abbiamo per fortuna un incremento del flusso turistico a Merano e la polizia municipale è molto impegnata su questo fronte. Per la sicurezza in generale, noi contribuiamo – nell’ambito del sistema integrato di sicurezza insieme con le forze dell’ordine – a garantirla.

In un recente passato la città ha registrato alcuni episodi di cosiddetta microcriminalità. Come vanno ora le cose?

La situazione è sotto controllo, mi sento di dire. Ci sono stati episodi in passato, è vero. Il sindaco Dario Dal Medico e il Commissariato del governo, ovvero l’organo che sovrintende agli apparati di sicurezza, conoscono bene la situazione. La sicurezza è del resto in capo al Commissariato del governo che ne ha la regia e il coordinamento. Come polizia municipale meranese contribuiamo.

Rifiuti illegali lasciati in strada e furbetti del cassonetto: due suoi agenti controllano a tempo pieno la situazione?

Lo confermo. Si tratta del resto di una indicazione chiara della nuova amministrazione comunale contro lo smaltimento illegale dei rifiuti. Due agenti in borghese sono impegnati ogni giorno per scoraggiare e se serve reprimere chi fa un uso non consono delle isole ecologiche e non solo. Le sanzioni sono già centinaia. Dovranno essere accompagnate da altri provvedimenti e so che la vicesindaca Katharina Zeller ci sta lavorando molto.

E la viabilità? Ogni giorno, al mattino presto, e per fare un solo esempio, dalla val Passiria scende un fiume di auto. E la presenza di turisti non aiuta…

Il Comune e la Provincia sono al lavoro per le soluzioni. Lo sviluppo sostenibile passa soprattutto per la circonvallazione, per il garage in caverna. Parlo ovviamente da tecnico. E poi, punto molto sulla prossimità, sulla vicinanza nei quartieri. Una delle eredità che lascio al mio successore.

Ovvero? Si spieghi meglio.

Parlo della lotta costante al degrado. Con grande attenzione per esempio verso provvedimenti di allontanamento di persone che stanno conoscendo momenti di difficoltà. Io intendo questo compito nel senso di presidiare il territorio affinchè i piccoli interventi di manutenzione contro il degrado vengano prontamente affrontati e risolti. In questo modo si evitano problemi più grossi: sacche di degrado e così via. Abbiamo anche creato un nucleo ad hoc della Municipale dedicato a questi scenari, alla prossimità. Vigili di quartiere che recepiscono i primi segnali di allarme. Penso al vetro rotto, al lampione spento, al marciapiede da riparare e tanto altro.

Quando si insedierà il suo successore a Merano?

Parliamo di un ruolo molto tecnico e capisco la difficoltà nel trovare queste figure da parte di una amministrazione comunale. Spero quanto prima. Merano è la seconda città della provincia, non dimentichiamolo.