Chronik | Bolzano

Mobilità, il piano rinviato in giunta

Dibattito “costruttivo” sul Pums per tram, metrobus, parcheggi. Gli approfondimenti prima della maggioranza di domani. Ok entro settembre, in ballo 40 milioni.
corsie preferenziali metrobus Bolzano
Foto: Comune Bz

Un posticipo tecnico, dietro cui però si nasconde la richiesta di approfondire anche a livello politico i passaggi contenuti nel testo di 300 pagine che disegna il futuro della mobilità a Bolzano e si amalgama con le grandi opere sulla viabilità. Per il Pums, il piano della mobilità sostenibile, non si può dare un ok senza aver letto il testo. Questo quanto hanno fatto presente alcuni assessori della giunta Caramaschi, che hanno chiesto almeno il tempo di leggere il corposo programma firmato dal consulente Stefano Ciurnelli. 

 

Tram, metrobus, parcheggi

 

Le linee del tram, con sei varianti progettuali per raggiungere l’ospedale. Il metrobus e ancora i parcheggi, la ciclabilità e la chiusura al traffico delle vie residenziali. Sono i temi principali del programma che domani il piano approda sul tavolo della maggioranza, per poi tornare nelle mani dell’esecutivo per il via libera. Il rinvio sarebbe stato quindi dettato dall’esigenza di analizzare il testo e condividerlo con i gruppi consiliari. Una posizione espressa ad esempio da Angelo Gennaccaro, che ha chiesto tempo per scorrere il testo assieme alla capogruppo di Io sto con Bolzano, Nicol Mastella. Nella riunione di lunedì gli assessori hanno comunque chiesto chiarimenti a Ciurnelli sugli aspetti principali, dal tram ai parcheggi. Ne è nata una discussione definita “costruttiva” da alcuni presenti e che ha portato alla decisione di rimandare, seppure di poco, il voto.

 

 

La maggiore condivisione sarebbe funzionale al buon esito della discussione, fissata per domani alle 15.30 nella sala di giunta, da parte dei partiti che sostengono Caramaschi, dall’Svp ai Verdi passando per la lista di Gennaccaro, Noi per Bolzano e il Pd. Giovedì invece è prevista la conferenza stampa di presentazione ai media con la partecipazione del consulente. 

 

La posta dei 40 milioni

 

E se i documenti di questo tipo sono principalmente di indirizzo, servono ad orientare la programmazione delle opere pubblica e la pianificazione cittadina - in questo senso dunque entusiasmano più i tecnici che i cittadini - esiste però anche una valenza concreta. L’approvazione del Pums è uno dei prerequisiti per poter chiedere allo Stato i fondi relativi al tram (sono attesi 40 milioni su 120 totali). Il fattore tempo è molto importante, soprattutto per il sindaco: “Occorre fare presto, a settembre scadono i termini e dobbiamo avere il piano approvato” è l’analisi di Caramaschi.

La tabella di marcia dell’assessora Maria Laura Lorenzini considera i 60 giorni per le osservazioni che scattano dall’adozione in giunta e i passaggi nelle commissioni consiliari e nei quartieri. Fino all’approvazione finale in consiglio comunale attesa - con un certo ottimismo - a fine luglio.