Wirtschaft | L'INTERVISTA

“Sapere, ma anche saper essere”

“E’ sempre il giorno giusto per imparare qualcosa di nuovo“. Parola di Sara Dalprà, responsabile formazione dell’azienda bolzanina Markas Italia.
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Foto: Markas

Gli studi economici l’avrebbero portata tra numeri e bilanci. Poi il mondo della formazione è piombato nella sua vita ed ha capito che le persone e la loro crescita le piacevano più delle tabelle. Oggi Sara Dalprà è la responsabile formazione di Markas Italia, azienda altoatesina leader nei servizi di pulizia e ristorazione collettiva.

 

Perché è importante la formazione per Markas?

Penso che in qualsiasi contesto tra tutte le risorse che un’azienda impiega nella propria attività quelle umane siano di gran lunga le più importanti: si capisce quindi quanto sia fondamentale investire e soprattutto credere nella formazione delle stesse. Questo discorso, se possibile, vale ancora di più per un’azienda di servizi come Markas poiché il risultato del lavoro nasce e si presenta al cliente proprio attraverso le nostre persone. E’ fondamentale garantire al collaboratore di poter lavorare in sicurezza, fargli apprendere al meglio i processi aziendali e permettergli di crescere e svilupparsi rispetto alle sue potenzialità.

 

Cosa fate in concreto?

Nella gestione quotidiana la formazione in Markas cura prima di tutto l’accesso ai corsi obbligatori a norma di legge e ai percorsi di affiancamento iniziale per i neoassunti: con più di 6.000 dipendenti in Italia si può capire come questo richieda un notevole lavoro di pianificazione e organizzazione! Per quanto riguarda invece la formazione continua utilizziamo due strumenti principali: il primo è il catalogo formativo, che consiste in un’offerta specifica per funzione e redatta con periodicità semestrale da cui ciascun collaboratore può selezionare il corso che maggiormente gli interessa. L’altro grande strumento è la Markas Academy, il “contenitore” che attraverso un ricco ventaglio di attività formative e ricreative offre ulteriori occasioni di arricchimento non solo in ambito strettamente professionale: corsi di lingua, momenti informativi sui temi di attualità ma anche incontri in cui gli stessi colleghi si fanno portatori di conoscenza mettendo a disposizione degli altri il proprio talento o specializzazione. In particolare queste ultime iniziative stanno creando molto entusiasmo e negli ultimi mesi abbiamo organizzato i corsi più disparati: un nostro cuoco ci ha insegnato ad esempio come fare i biscotti, il direttore della produzione Clean ci ha mostrato i trucchi per pulire la propria casa ed una collega particolarmente dotata manualmente ci ha aiutato a creare delle decorazioni fai-da-te per la casa.  

 

Investire in formazione conviene?

Questo è sicuramente uno degli aspetti più affascinanti ed anche discussi della formazione, poiché è davvero difficile calcolare precisamente il ritorno di un’attività formativa. Dal mio punto di vista la criticità è che le persone sono abituate a voler e poter valutare subito se un investimento conviene o meno – attingendo dal linguaggio economico si parla di ROI (return of investment o ritorno sugli investimenti) - cosa che per la formazione non è possibile visto che l’oggetto di tale investimento è una persona. E’ chiaro che nell’immediato la formazione è un costo e ci vuole pazienza per vederne e comprenderne i risultati: solo nel tempo possiamo accorgerci del valore che ne consegue. Inoltre anche per valutare la portata degli stessi risultati bisogna imparare a leggere tra le righe: nella diminuzione degli infortuni grazie alle formazioni sulla salute e sicurezza, nelle innovazioni di processo apportate, nella crescita e nello sviluppo dei giovani inseriti per il grande lavoro fatto sulle loro competenze. In ogni caso ricordiamoci sempre che sono le persone a fare le aziende e investendo su di loro non si sbaglia mai – al limite si può sbagliare il come o il quando lo si fa.

 

Su quali aspetti puntate? Quali competenze sono importanti per i collaboratori di domani?

Non ho dubbi nel rispondere: sulle abilità trasversali. Date come imprescindibili le conoscenze tecniche, al giorno d’oggi per fare la differenza nel mondo frenetico che ci caratterizza è importante avere quella marcia in più che ti permette di accorgerti prima degli altri dove va il mercato, di comunicare meglio al cliente come lavori, di coltivare l’intelligenza sociale che ti permette di inserirti perfettamente nelle dinamiche di un gruppo. La sfida della formazione è quella di coltivare le attitudini che ciascuno di noi ha per farle diventare un punto di forza dell’azienda: Markas per il suo oggi e soprattutto per il suo domani vuole persone che al solo sapere aggiungano tanto saper essere.