Politik | Intervista

"Spagnolli ci coinvolga di più"

Repetto (PD) fa da ‘pontiere’, cercando di ricompattare il suo partito ed aprendo al coinvolgimento delle opposizioni sui temi. “Avere il consenso dei Verdi non basta".

Nel PD comunale uscito dal voto di maggio la figura di Sandro Repetto è uscita rafforzata in primo luogo grazie al consenso personale e in secondo luogo per le prese di posizione dell’esponente politico. Che hanno fatto discutere, come le questioni della inopportunità degli incarichi in comune a Bolzano per l’ex assessora Trincanato ed il vicesindaco di Laives Seppi. Ma Repetto va oltre: nelle ultime ore anche su Salto ha pubblicato una sua presa di posizione sulla situazione di stallo della legislatura a Bolzano, proponendo di tornare a parlare di progetti e programmi. E invitando a guardare al di là dei numeri, comunque esigui, su cui può oggi contare la maggioranza traballante di Luigi Spagnolli. 

Sandro Repetto: quali sono state le reazioni politiche al suo recente sfogo?
Dai consiglieri nessuna reazione, ognuno pensa di avere in mano la verità. Mi ha invece fatto piacere la presa di posizione della ‘giovane’ dirigenza del PD. Hanno concordato con la mia analisi, dicendo in sintesi che non è sufficiente avere l’assenso dei Verdi se non c’è un progetto realistico di governo della città. La città sta aspettando dei segnali in questo senso.

Il PD ha concordato sulla necessità di andare oltre l’istinto di sopravvivenza della legislatura. Ma subito dopo si è scatenata nuovamente la bagarre, in particolare a proposito delle decisioni assunte dalla giunta comunale sull’uso dei fondi scaturiti da una variazione di bilancio. 
Sì. Personalmente mi sono arrabbiato con il sindaco perché mi sarei aspettato che la questione venisse discussa con noi. 

‘Noi’ cosa vuol dire in questo caso? Il consiglio? Il resto del PD?
Intendo la maggioranza. Però ci tengo a sottolineare una cosa. In passato su grandi progetti (come l’Arginale, il parcheggio Mayr Nusser, il Teatro di piazza Verdi e l’Auditorium) siamo riusciti a coinvolgere anche l’opposizione. Dobbiamo riuscire a farlo anche ora. In un modo o nell’altro. 

In questa fase molto particolare della politica comunale a Bolzano Sandro Repetto è uno dei pochi che, nella maggioranza, parlano, propongono, dicono la loro. A dire la verità anche il sindaco ogni tanto si esprime, ma manifestando anche grande amarezza. Poi ci sono anche quelli che stanno zitti…
Se si tratta solo di contare i numeri della maggioranza e galleggiare io non ci sto e allora dico la mia, faccio delle proposte. Così come su Benko siamo riusciti a instaurare un dibattito, non scontato, anche con l’opposizione. E questa cosa può essere fatta anche su altri temi. 
Quando Spagnolli ha votato a favore di Benko sapeva perfettamente che questo gli sarebbe costato il sostegno dei consiglieri della maggioranza che aveva individuato. Non andava a cercare i leghisti perché sono leghisti, ma perché voleva diventare protagonista partendo dai temi. Lui deve continuare in questa direzione, altrimenti non ha senso andare avanti. Ma deve anche confrontarsi di più.ì con il suo partito. 

E uno dei temi su cui si potrebbe forse iniziare un dialogo è quello della riforma dell’Azienda Servizi Sociali. 
Proprio così. A proposito: quelli che non parlano fanno così perché hanno imparato che fanno più carriera se stanno zitti. 
Tornando al sociale si tratta senz’altro di uno dei temi su cui si potrebbe ritornare a fare politica. La Provincia aleggia ed è con la Provincia che bisogna andare a parlare. Ad esempio confrontando i parametri comunali e provinciali, che in molti casi sono diversi.

Poi c’è la questione delicata del finanziamento agli enti locali. Il comune sta lavorando in questo senso e Ladinser ha ricevuto una forte competenza ad hoc per occuparsene…
In merito sta elaborando un nuovo piano un funzionario della Camera di Commercio. Il problema è far valere le specificità della città di Bolzano rispetto a Falzes e Fiè. Insomma i servizi che la città di Bolzano eroga a favore di tutto il territorio altoatesino. 
Poi c’è anche da dire che Bolzano produce quasi il 35% delle tasse a livello provinciale, incassando però solo il 22/23%. Su questa cosa bisogna tornare a ragionare. Ci sono tutti gli equilibri di solidarietà da considerare, ma la cosa va affrontata in maniera complessiva altrimenti resteremo sempre bloccati. 

“La Provincia non può cavarsela dicendo: vi abbiamo dato Benko e non lo avete voluto”

Su questa questione esiste o no un dialogo con la Provincia?
Ritengo di sì, ma come partito siamo poco coinvolti. C’è sempre il rischio di ritrovarsi con le cose fatte e che ci venga detto a posteriori “il comune era d’accordo”. Ci vogliono soluzioni davvero condivise.

Cosa deve fare Spagnolli appena torna dalle vacanze?
Deve convocare il gruppo consigliare, spiegare come stanno le cose e coinvolgere di più il partito. Il metodo Spagnolli del passato non funziona più. Lui ha bisogno del partito che lo appoggi nell’elaborazione della strategia da adottare. 

Il consiglio comunale oggi come oggi viene visto dalla giunta come una calamità naturale.
Sì, e allora ci vogliono di nuovo serenità, compattezza e idee sul da farsi.