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Deceduti due neonati prematuri a Bolzano

Il caso all'Ospedale San Maurizio, morte causata dal batterio Serratia. Nati dopo 23 e 26 settimane di gravidanza, avevano qualche settimana di vita. Indagine dei NAS, l'Asl chiude il reparto ai nuovi prematuri.
  • Due neonati "estremamente prematuri" sono deceduti negli ultimi giorni all'Ospedale di Bolzano a causa di un'infezione batterica. A causare la morte dei pazienti, nati dopo 23 e 26 settimane di gravidanza, è stato il batterio Serratia marcescens che, fa sapere l'Azienda sanitaria, è molto diffueso nell'ambiente ma per adulti e bambini sani è generalmente innocuo. Per i due piccoli, deceduti il 12 agosto e la notte del 13 dopo circa tre settimane di vita, l'infezione ha avuto conseguenze fatali, a causa dello sviluppo di una sepsi.

    All'ospedale San Maurizio, oggi (giovedì 14 agosto) il coordinatore del Comprensorio sanitario, Pierpaolo Bertoli, la direttrice medica Monika Elisabeth Zäbisch e il direttore sanitario Josef Widmann, esprimendo profondo dolore e cordoglio, hanno annunciato che il reparto di terapia intensiva neonatale verrà chiuso ai nuovi pazienti. Tra i 10 neonati ancora presenti nel reparto, alcuni sono stati colonizzati dal batterio ma, come precisato dai direttori Asl, "questo non significa assolutamente che ci siano rischi imminenti e, inoltre, negli ultimi giorni la situazione clinica è rimasta invariata". 

    A rimanere aperto a pieno regime è invece il Punto nascita di ostetricia.
    Per aumentare la precauzione, le donne in stato di gravidanza non superiore alle 32 settimane (otto mesi) dell'Ospedale di Bolzano saranno trasferite allo stesso reparto dell'Ospedale Santa Chiara di Trento.

    A esprimere vicinanza alla famiglia è anche l'Assessore provinciale alla salute Hubert Messner: “È una tragedia immensa quando una vita appena iniziata si spegne cosi presto. Il mio pensiero - ha detto Messner - va innanzitutto alle famiglie colpite, alle quali porgo le mie più sentite condoglianze. Da neonatologo conosco il team del reparto guidato dal primario Alex Staffler e so che tutti operano con grande professionalità, sia dal punto di vista medico che umano. Sostengo tutte le misure necessarie per superare al meglio questa situazione difficile e vorrei ringraziare tutti coloro che si impegnano per il bene dei più piccoli". 

  • Da sinistra Pierpaolo Bertoli, Monika Elisabeth Zäbisch e Josef Widmann: i dirigenti dell'Azienda Sanitaria esprimono profondo dolore e cordoglio per la morte dei due neonati prematuri. Foto: SALTO
  • Il batterio

    "La Serratia marcescens - la direttrice Zäbisch - è un batterio che viene trasmesso attraverso il contatto, in particolare attraverso le mani. A causa della vulnerabilità dei pazienti neonati prematuri e all'immaturità del loro sistema immunitario i rischi sono elevati. Per questo nel reparto ci sono delle chiare misure sull'igiene, la pulizia e la disinfezione degli ambienti, come incubatrici e culle termiche, che vanno rispettate. Il personale lavora con grande scrupolosità e si attiene a queste misure necessarie. Ma non solo: ogni settimana viene effettuato uno screening a tutti i bambini attraverso un tampone". Lo stesso screening è stato svolto in seguito al decesso dei due neonati ma né l'ambiente né il personale è risultato positivo al primo test. Il secondo darà risultati dopo 48 ore.

    "La presenza del batterio non è una novità", dice Bertoli. "Già in passato era stata riscontrata ed è un campanello d'allarme per l'applicazione delle norme. Per ora non si possono fare ipotesi sulle cause del contagio. Ricostruire la catena di contaminazione è difficile". Secondo i vertici Asl per il momento non ci sono elementi per impedire ai genitori dei piccoli pazienti di accedere al reparto con le dovute precauzioni.

  • Accertamenti dei Nas

    Intanto la Procura di Bolzano fa sapere che sono in corso accertamenti preliminari affidati al NAS dei Carabinieri per verificare il rispetto dei protocolli e la presenza di eventuali carenze igieniche nel reparto di terapia intensiva neonatale. Ad esito di tali accertamenti la Procura valuterà se effettuare un’autopsia come fatto non costituente reato, omicidio colposo contro ignoti, omicidio colposo contro persone indagate. Le salme dei due neonati sono attualmente congelate in vista dell’autopsia.