"Francesco era la gioia di fare musica"
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Francesco Brazzo l’arte dei suoni l’ha respirata in famiglia. I genitori erano appassionati di musica, e hanno tramandato ai figli la loro passione. Francesco i suoi studi accademici li ha compiuti al conservatorio Monteverdi, diplomandosi in tromba e in composizione. Il musicista è deceduto domenica all'età di 59 anni.
Il suo talento quale compositore è stato riconosciuto anche da istituzioni importanti. Tra queste l’Orchestra Haydn, che al giovane musicista affidò una commissione, per un nuovo brano da inserire nella propria stagione sinfonica 1996-97. Nella sala Michelangeli il pubblico apprezzò "Riferimenti". Il movimento conclusivo aveva la forma e il carattere di un nuovo immaginario folclore di matrice irlandese. -
“La sua anima era la cornamusa irlandese” secondo l’amico e collega Pietro Berlanda. La musica irlandese è stata una dei poli principali della sua attività di musicista, interprete e improvvisatore. Francesco Brazzo è stato promotore e figura di riferimento per diverse formazioni dedicate al repertorio di questa suggestiva tradizione, Irish Trio e Quartet sono due di queste. Tra gli altri progetti a cui ha collaborato ricordiamo quello dedicato alla canzone d’autore, ovvero Nachtcafè con la voce e i testi di Gabriele Muscolino.
Uno spazio ampio della sua attività l’ha dedicata all’insegnamento. Docente al Vivaldi, ha contagiato tanti giovanissimi e meno giovani con il suo gioioso entusiasmo.
Un tratto distintivo della sua attività di docente sono stati e rimarranno i suoi arrangiamenti di musica popolare, canzoni ed evergreen per piccole e grandi formazioni, per allievi alle prime armi e per i migliori ensemble della scuola. Il suo tratto di arrangiatore era felice, il suo gusto per le combinazioni timbriche raffinato, era capace di scrivere parti che dessero soddisfazione agli interpreti, fossero alle prime armi o professori, senza imporre fatica superflua.
Gli era possibile anche perché molti strumenti li praticava, non li aveva conosciuti attraverso i trattati di orchestrazione. Francesco Brazzo oltre a suonare molti e diversi strumenti a fiato, poteva imbracciare il violino, sedersi al pianoforte e alle tastiere, esprimersi con le percussioni.
Era una persona di una musicalità rara. -
“Ti accendevi nelle discussioni, ma rispettavi gli eventuali punti di vista divergenti, cercando il compromesso, il punto d’incontro, l’accordo, perchè eri una persona empatica a cui interessava trasmettere la bellezza della musica, del fare musica, dell’essere musica.” Così lo ricorda Livia Bertagnolli, direttrice del Vivaldi.
Molti, allievi e colleghi della scuola, musicisti e artisti che con lui hanno collaborato, appassionati di musica popolare, gli occasionali ascoltatori di tante occasioni, lo ricordano e lo ricorderanno con affetto e gratitudine. Il funerale si terrà domani nella Chiesa di Tre Santi alle ore 14.
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Funerale
Mercoledì 15.11 ore 14.00
Chiesa di Tre santi
Bolzano