Innsbruck bandisce i Tir
A cinque anni dalla sentenza della Corte di giustizia europea che ha detto no al divieto di transito settoriale, il govero tirolese ha dichiarato oggi la propria volontà di bandire dalle autostrade il trasporto merci per alcune categorie di beni, con l'obiettivo di ridurre l'inquinamento dell'aria. Come ha annunciato oggi (15 marzo) il capitano Günther Platter (Övp) in una conferenza stampa, il divieto sarà introdotto in tre tempi: il primo ottobre prossimo scatterà l'interdizione per i Tir Euro 2 senza rimorchio; successivamente, il divieto di circolazione sarà esteso ai Tir Euro 3 e a partire dal luglio del 2018 riguarderà tutte le classi fino all'Euro 6. Il divieto varrà soltanto per le merci non deperibili quali rifiuti, pietre, legname e sughero, che non potranno più attraversare la valle dell'Inn e la Wipptal tirolese ma dovranno essere trasportate su rotaia.
Dopo due bocciature da parte dell'Europa, si tratta del terzo tentativo del Tirolo di ridurre il traffico pesante sulle proprie autostrade per combattere la concentrazione di ossidi di azoto e polveri sottili nell'aria, Il divieto settoriale è un punto centrale del programma di governo siglato da Övp e Verdi, ha ricordato la vice-governatrice Ingrid Felipe. Grazie alla misura, secondo le stime del governo tirolese la circolazione di Tir si dovrebbe ridurre di circa 200.000 unità all'anno.
„Abbiamo tenuto conto delle obiezioni espresse da Bruxelles su alcuni punti della bozza di decreto“, ha dichiarato Platter. „Di più, non possiamo fare.“ Nell'esprimere la propria contrarietà al divieto di transito settoriale, la commissione Ue aveva suggerito al Tirolo di combattere l'inquinamento abbassando i limiti di velocità in vigore per i mezzi pesanti e le autovetture. Ma secondo Platter, il limite degli 80 per i Tir e di 60 per le autovetture è improponibile. „Autobahnen – ha tagliato corto il capitano del Tirolo – sind zum Autofahren da“.
Mah, tra le frontiere e
Mah, tra le frontiere e questo fatto non so cosa ci stia a fare l ' Austria nella UE.