Kultur | 

sommerwille

chronia 140415

non è che adesso scriviamo in fretta e furia un testo tanto per narrare qualche frottola in più su questo disegno? è come se fossimo affascinati da queste anticipazioni climatiche di una estate futura. prossima futura, s’intende. ed è così che chronia dischiude la sua stanza delle meraviglie disponendo alcune conchiglie sulla tovaglia a strisce azzurre del suo tavolo di cucina. come se fossero gusci trovati sulla sabbia scottante delle spiagge di ambalangoda, hikkaduwa e negombo. come se in queste minuscole conche calcificate fossero racchiusi mondi lontani, dove sempre fa caldo e sempre scorre il mare invadente verso interminabili lagune d’acqua dolce di mangrovia. l’olandese volante è ancora lì, nel canale costruito dalle polder-women di molti secoli fa, giunte qui per sostenere i loro mariti che lavoravano nella compagnia delle indie. perciò, tutto questo bagaglio di ricordi tropicali era prezioso per lei, in quanto le serviva per ricostruire qui l’estate in un periodo in cui ancora non era giunta, facendola annunciare da una primavera capricciosa. ma questo era veramente un altro discorso. chissá se matteo, descritto da beppe rompiballe come semplice riformatore venduto alle banche, potrà farci venire l’estivo caldo nitore delle nuvole senza sforzi? chissà? è così che l’estate potrà finalmente venire veramente, un giorno non lontano. saltatempi permettendo. hic rhodos hic salta.