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Foto: Farsettiarte
Politik | Maltrattamenti

Piazza d'Italia

“Kurz raus”: disperato grido politico o suggestiva meditazione metafisica? Tentativo di contestualizzare filosoficamente una ingiunzione delirante.

Come ha fatto giustamente notare il barone Kripp, l'espressione “kurz raus”, generalmente collocata in quella più larga “Ich muss mal kurz raus”, significa che chi la proferisce ha bisogno di recarsi un attimino fuori, magari al bagno. Secondo Michaela Biancofiore, invece, avrebbe dovuto rappresentare un imperioso invito rivolto al Cancelliere Sebastian Kurz, affinché egli lasciasse il Sudtirolo dov'era appena sbarcato per lanciare la campagna elettorale della Svp. È abbastanza probabile che il giovane capo dell'esecutivo austriaco non sia stato neppure informato di questa brancaleonesca iniziativa della deputata berlusconiana e dei quattro gatti che l'hanno accompagnata (sì solo gatti stavolta, ché Puggy, beato lui, aveva un altro impegno). Ma una protesta tanto inutile quanto solitaria – “c'erano talmente pochi presenti che la Questura ne ha aumentato il numero...”, ha scritto su Facebook Thomas Medone – merita ugualmente una menzione ammirata, perché forse nasconde un messaggio segreto. Io, per esempio, sono stato colpito dall'involontaria citazione pittorica. A segnalarla, sempre in modo involontario, una fotografia maligna pubblicata su Facebook dal consigliere provinciale di Süd-Tirol Freiheit Sven Knoll.

Nell'immagine si vede dunque la piazza, l'angosciante piazza Magnago “riqualificata” fino al punto da essere diventata più desolata e brutta di prima, completamente deserta, e in fondo, proprio in fondo il minuscolo drappello munito di bandiere tricolori (evidentemente le poche restituite dai proprietari dei masi in cui erano state collocate anni fa). Nessun dubbio, si tratta di una limpida citazione dei celebri dipinti di Giorgio de Chirico, una delle sue stranianti Piazze d'Italia. Sentitene la descrizione dei critici d'arte statunitensi James Thrall Soby e Alfred H. Barr nel loro classico 20th Century Italian Art (New York 1949): “Non c’è azione; la piazza è immobile, le figure aspettano. Cosa succederà? (…) L’immagine di de Chirico – tutta la sua arte – si riferisce direttamente alla contro-logica del subconscio, a quelle zone paludose al margine della mente dove bianche estasi germogliano e le radici della paura sono profonde e scure come cipressi”. Torniamo dunque all'inizio, a quel “Kurz raus” che va adesso letto come parte di un traboccante “Ich muss mal kurz raus” di natura tutt'altro che scatologica, bensì estetica e financo estatica. Essendo l'estasi propriamente quello “stato di isolamento e di evasione totale dalla realtà circostante dell'individuo completamente assorto su un unico oggetto”, è chiaro che qui ci troviamo in un contesto di purissima ricerca metafisica, oserei dire intonata al monismo emanazionistico plotiniano. L'Italia, l'Austria, Kurz (inteso come Sebastian), il sovranismo, il liberismo, il doppiopassaportismo, tutto sfuma e si annulla davanti alla nuova verità accecante. E noi non possiamo far altro che ringraziare la signora Biancofiore per essere riuscita a stupirci, ancora una volta.