Scelta Civica a caccia del voto italiano
Alcuni giorni fa la polemica tra Pd e Scelta Civica. Oggi (15 ottobre) è ancora Scelta Civica a sgomitare per ribadire il concetto: per conquistare i voti italiani occorrono requisiti particolari. E ovviamente Scelta Civica pensa di averli. Anche se, per esibirli, è adesso costretta a criticare Arno Kompatscher, vale a dire chi era sempre stato visto come l'interlocutore privilegiato in vista di un'auspicata alleanza “di governo”.
Può essera letta in questa chiave la nota diffusa oggi da Andrea Casolari, il quale avanza critiche inusualmente puntute proprio all'indirizzo del possibile (anzi: certo) futuro Landeshauptmann: “Come presidente del Consorzio dei Comuni, Kompatscher non ha certo mostrato il senso di responsabilità verso tutta la nostra comunità che deve avere un presidente della Provincia. L'accordo sulla ripartizione delle risorse tra i Comuni ha penalizzato duramente quelli di Bolzano, Merano e Laives, privandoli di risorse per milioni di Euro che gravano sui servizi ai cittadini. Lo ha fatto probabilmente sfruttando soprattutto accordi politici con il sindaco di Bolzano (la città più penalizzata in valore assoluto con una perdita secca di svariati milioni) ma anche una sua grande superficialità nella trattativa che ha condotto insieme ad alcuni assessori. Il danno è stato enorme. Ora si sta cercando di fare marcia indietro provando almeno a limitare questi danni per il futuro. Ma sempre di danni si tratterà”.
Altri temi caldi sui quali si appunta la critica: il progetto di far confluire verso Bolzano le acque nere dei Comuni della zona di Siusi (come si sa, località dalla quale proviene Kompatscher), e l'impegno, giudicato “troppo tiepido”, a sostegno del plurilinguismo. “La competenza plurilinguistica – si legge ancora nel documento - è un punto di forza della nostra terra ma deve essere non solo annunciata propagandisticamente, quanto piuttosto cercata e realizzata con tutti i mezzi disponibili, senza nascondersi dietro le consuete interpretazioni restrittive dell'art. 19 dello Statuto di autonomia”. Ecco dunque tornare a galla quel che la stessa Scelta Civica aveva in un certo senso rimosso o comunque non enfatizzato nella fase precedente gli ultimi giorni della campagna elettorale: “Servono scuole con insegnamenti in più lingue, secondo modelli consolidati e vincenti (oltre che rispettosi delle diverse culture) come la Scuola Europea. E servono anche scuole in edifici che non siano più separati. Lo stesso vale per l'associazionismo a partire da quello sportivo. La logica della separazione ad ogni costo deve essere superata, favorendo e non penalizzando chi vuol fare le cose insieme”.
Basteranno dichiarazioni del genere, più aggressive rispetto a quelle finora fatte percepire, per rendere Scelta Civica attraente all'elettorato di lingua italiana?
Intanto, domani (16 ottobre), alle ore 17.45, il movimento terrà un incontro a Merano, presso il Centro per la Cultura in via Cavour, per presentare tutti i suoi candidati.