Vi presento Skippy!
Alcuni giorni fa, alla Biblioteca provinciale italiana, si è svolta l'anteprima in forma di monologo di Il principio dell'incertezza, l'ultima produzione della compagnia Arditodesìo /Teatro Portland di e con Andrea Brunello. La prima avrà luogo il 23 aprile al Dipartimento lettere e filosofia dell'Università di Trento, dove in scena ci sarà anche il musicista Enrico Merlin.
Fin dall'inizio il professore ci esorta a non cercare di capire tutto.
Lui vuole insegnare la meraviglia, la conoscenza viene dopo.
Alla lavagna ci disegna i risultati dei vari esperimenti della doppia fenditura. "La storia della scienza è piena di risultati che hanno cambiato tutto." Ci illustra il principio dell'indeterminazione che lui preferisce chiamare dell'incertezza. Per parlare di probabilità prende una scatola e ci racconta del gatto di Schrödinger. Piano piano ci accompagna quasi per mano fino all'affermazione che c'è un altro universo oltre al nostro. E anche una "non-scientifica" come colei che scrive riesce a seguire i ragionamenti.
Nei ricordi d'infanzia del professore impariamo a conoscere il pino centurione e un altro modo di porci davanti alle cose e di guardarle. (E qui inizia la parte forse più prettamente teatrale, narrativa, artistica … - ma nell'uomo ci sono spesso più nature coesistenti!) Ci legge una poesia scritta per la figlia in cui parla di "atomi con una coscienza".
Poi la confessione di un dolore profondo e alla fine tutto si tiene (visualizzato da un nastro giallo sgargiante).
Silenzio (sospeso) in sala ... Il pensiero scientifico non è arido e freddo.
Nello spettacolo in biblioteca la lavagna, sulla quale il professore ha continuato a segnarci formule e grafici, assieme al luogo stesso hanno favorito la dimensione raccolta, quasi intimista e il ritmo invitava ancor più a seguire il filo. Nello spettacolo "completo" la scenografia sarà in parte diversa e la musica avrà un ruolo molto più importante e presente.
E' stato senz'altro un gustosissimo assaggio!
(Per chi volesse leggere e scoprire: Sei pezzi facili e Sei pezzi meno facili di R. Feynman, ed. Adelphi)