Appello all'amicizia
"Agli amici austriaci dico che il Brennero non è solo un tunnel per i collegamenti veloci tra due Paesi, è innanzitutto un luogo di lavoro per centinaia e migliaia di aziende del Nord-Est italiano. E' uno strumento di lavoro ed è soprattutto un simbolo. Siamo pronti a fare la nostra parte, siamo fiduciosi che il fenomeno dell'immigrazione sarà ridotto, vedo una strategia finalmente seria e organica, ma non faremo finta di niente se qualcuno violerà le regole europee." Così il premier Matteo Renzi dopo il consiglio dei ministri di ieri (16 aprile). Le parole di Renzi fanno seguito alla lettera che i ministri dell'Interno Angelino Alfano e degli Esteri Paolo Gentiloni hanno spedito a Bruxelles in segno di protesta contro l'Austria, che da qualche giorno sta allestendo le strutture necessarie per il ripristino dei controlli di frontiera al Brennero. "L'amicizia è un grande valore, il rispetto delle regole è un fondamento dell'amicizia", ha aggiunto Renzi, addolcendo i toni. "Sono fiducioso che nessuno violerà le regole europee".
Intanto il commissario Ue all'immigrazione Dimitris Avramopoulos rimane in attesa dei chiarimenti chiesti a Vienna circa le intenzioni austriache sul fronte profughi. L'Europa, ha affermato Avramopoulos, deve "costruire ponti e non muri'. Da giorni vari esponenti del governo austriaco ribadiscono che Vienna non ha ancora preso una decisione in merito e si sta semplicemente preparando al peggio, ma pesa ancora sui rapporti internazionali e su quelli interni all'Spö l'affermazione del ministro della Difesa Hans Peter Diskozil che in una riunione del suo partito a Innsbruck ha dichiarato: "Se la situazione si fa seria, chiuderemo del tutto il valico del Brennero", suscitando l'aperto dissenso del movimento giovanile socialdemocratico e di molti esponenti regionali del partito, tra cui il sindaco di Vienna Michael Häupl.
In un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano Dolomiten, Andreas Schieder, capogruppo Spö in parlamento, smentisce la tesi secondo cui i partiti di governo Spö e Övp starebbero facendo la voce grossa sulla questione profughi nella speranza di togliere voti all'Fpö alle elezioni presidenziali che si terranno fra una settimana in Austria: "E' una tesi che non posso confermare. Certamente la questione profughi è uno dei temi della campagna elettorale. Ma chi crede che sbandierare l'immagine di un recinto al Brennero possa giovare ai candidati non ha capito nulla di politica."
Cerca di distendere il clima diplomatico il presidente austriaco Heinz Fischer: "L'Austria continuerà ad essere annoverata tra i Paesi europei che - proporzionalmente alla popolazione - sono modello di accoglienza. È certo però che i problemi al Brennero si ridurranno quanto più efficace sarà la protezione dei confini esterni europei, cui deve contribuire anche l'Italia, secondo le sue possibilità, così che possiamo assieme onorare i principi europei."