Politik | Bolzano

VivaVirgolo a rischio bocciatura?

Secondo la SIGNA di Hager e Benko il parere dei tecnici della Provincia sul progetto museale è negativo. Dubbi sulla strada d'accesso e la gestione privata della funivia.
Viva virgolo, progetto Signa
Foto: signa

"Allo stato attuale, la proposta progettuale VivaVirgolo ha ricevuto numerose obiezioni da parte della Conferenza dei Servizi": lo fa sapere in un comunicato inviato ai media la SIGNA, commentando la valutazione del progetto PPP che dovrebbe portare il museo di Ötzi sulla collina del Virgolo. Lo scorso venerdì c'è stato uno scambio tra i tecnici della SIGNA e la Conferenza Provinciale dei Servizi chiamata a valutare il progetto. "Alcune osservazioni sono di natura sostanziale e riguardano prevalentemente la fattibilità economica del progetto. Date queste premesse, ora abbiamo bisogno di tempo per verificarne la fattibilità", spiega Heinz Peter Hager, "d'altronde si tratta di un progetto molto complesso".

 

Per ora nessun via libera

 

La Provincia ha attivato la Conferenza dei Servizi composta da vari membri degli uffici coinvolti (cultura, legali, geologia, Protezione civile). Questi, scrive SIGNA, "hanno esaminato il progetto per la riqualificazione del Virgolo con l'incarico ufficiale di determinarne la fattibilità tecnica. Ci sono state diverse osservazioni critiche nel processo - il parere complessivo degli esperti non è positivo". Per Hager non sarebbe una sorpresa: "Vi è la necessità di conciliare molti aspetti, alcuni dei quali sono anche di principio. Altri sono di natura meramente tecnica e potrebbero essere risolti apportando modifiche al progetto", sostiene il presidente di SIGNA Italia, "tra cui, ad esempio, la configurazione della strada di servizio prevista e delle sue capacità di utilizzazione in caso di evacuazione".

 

 

"Bisogna anche chiarire alcuni elementi fondamentali, quali la gestione della funivia che collegherà il centro di Bolzano da Piazza Verdi con il Virgolo, ma anche la gestione dei musei stessi. Ora si deve valutare se è possibile realizzare un progetto che si autofinanzi e che sia sostenibile, tenendo conto dei rilievi fatti, e che non gravi sul bilancio pubblico", conclude il comunicato della SIGNA.