Si è celebrata ieri (15 agosto) in occasione della Hohe Frauentag la tradizionale consegna delle medaglie a donne e uomini del Tirolo e dell’Alto Adige che a titolo volontario si sono distinti per l’impegno in favore della comunità, quest’anno 183, nonché alle 34 persone che si sono prodigate per il salvataggio di vite umane, talvolta a discapito della propria.
La cerimonia si è svolta nella sala grande della Hofburg di Innsbruck. A consegnare i riconoscimenti il governatore del Tirolo Günther Platter e il suo omologo sudtirolese Arno Kompatscher, che ha premiato complessivamente 49 altoatesini.

“Abbiamo la fortuna di convivere in pace - ha detto Platter -. Ci prendiamo cura vicendevolmente uno dell'altro, siamo presenti gli uni per gli altri e sosteniamo i nostri vicini. Non si tratta di una cosa scontata, come purtroppo ci capita di sperimentare in questi tempi, con una guerra in Europa. Sono quindi ancora più lieto che - ha aggiunto il Governatore del Tirolo - in occasione della Hohe Frauentag, portiamo ancora una volta sul palco persone che si sono impegnate in diversi settori della società. Che si tratti di cultura o di chiesa, di tradizione o di sport o del settore sociale, tutte le personalità premiate oggi hanno una cosa in comune: si sono distinte per un impegno straordinario. Per questo - ha concluso - oggi diciamo loro grazie insieme”.

L'impegno nei confronti degli altri e nei confronti della comunità è indispensabile per la partecipazione individuale e l'integrazione sociale

Parole di stima e riconoscimento anche da parte del Presidente della Giunta Provinciale, che ribadisce che chi è stato premiato può essere considerato un modello da seguire sotto molteplici punti di vista: “Con questo premio rendiamo omaggio a persone che hanno contribuito e continuano a contribuire al benessere della nostra provincia con il loro straordinario impegno sociale e per la comunità - ha dichiarato Kompatscher - L'impegno nei confronti degli altri e nei confronti della comunità è indispensabile per la partecipazione individuale e l'integrazione sociale. Ma - ha concluso il Presidente - porta anche prosperità, rende possibile la vita culturale e crea reti sociali”.