Wirtschaft | Contratti pubblici

Riforma degli appalti, il vademecum

Incontro sul tema fra il Landeshauptmann Arno Kompatscher e il viceministro alle Infrastrutture e trasporti Riccardo Nencini. "Obiettivi: semplificare e innovare".

Si è tenuto oggi (16 novembre) il secondo convegno, dopo quello andato in scena a metà ottobre, dedicato alla modernizzazione degli appalti pubblici. Le nuove linee guida europee sul sistema degli appalti e contratti pubblici hanno aperto all'Alto Adige la strada per una regolamentazione propria e la Provincia ha elaborato un disegno di legge organico nel quale recepire le nuove direttive europee. "Si tratta di un progetto pilota che dimostra come l'autonomia responsabile e la buona gestione delle competenze possano rappresentare un laboratorio che offre spunti anche a livello nazionale", ha commentato il presidente della Provincia Arno Kompatscher. Presente, oltre un centinaio tra amministratori pubblici, tecnici, giuristi e professionisti, anche il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Riccardo Nencini.

Kompatscher ha ribadito gli obiettivi del ddl: "Sfruttare al meglio gli spazi di manovra concessi dalle direttive europee anche con soluzioni innovativeaccelerare verso la digitalizzazione delle procedure, valorizzare i criteri di qualità, introdurre una serie di semplificazioni burocratiche per rendere più flessibile l'iter di aggiudicazione".

L'Alto Adige si potrà dotare di una normativa più chiara e unitaria in tema di appalti pubblici e sarà pioniere a livello regionale, e fra i primi a livello europeo, a varare una legge in materia assumendo una funzione di governance su tutte le stazioni appaltanti presenti sul territorio. Si prevedono inoltre procedure ad hoc nel settore dei servizi alla persona e viene rafforzata attenzione verso gli aspetti ecologici e sociali. Kompatscher ha poi insistito sul fatto che la legge provinciale punta a garantire maggiore certezza del diritto "e allo scopo è prevista anche l’elaborazione di un vademecum che raccoglierà tutta la normativa e accompagnerà il corso cronologico della procedura di appalto", ha dichiarato il Landshauptmann.

L’auspicio - ha annunciato il viceministro Nencini - è quello di approvare la legge delega (già passata in Senato e ora in discussione alla Camera) prima di Natale per averla applicabile dalla primavera 2016.

Il Ministero ha lavorato ad un testo di riforma che riduce i tempi lunghi in Italia (attualmente 14 anni per completare un’opera sopra i 100 milioni di euro) dovuti a carenza di progettazione, mancanza di copertura finanziaria, ragioni giudiziarie e giurisdizionali. Il Viceministro ha ricordato che la riforma del Codice degli appalti vuole dare risposte anche in tema di trasparenza e corruzione (con la centralità del progetto, l’emarginazione delle varianti e del massimo ribasso), introdurre l’obbligo di censire e regolamentare i gruppi di interesse, tutelare il made in Italy con una norma che, a parità di offerta, consenta di scegliere l’impresa che usa prodotti italiani. Tra i punti centrali della nuova legge Nencini ha ricordato ancora la forte considerazione della clausola sociale, delle forme di gara in digitale e della qualificazione di imprese innovative, ovvero gli aspetti contenuti anche nel progetto legislativo della Provincia, elaborato in stretto contatto con il Ministero.