Politik | Alto Adige/Südtirol

I costi dell'Autonomia

La nostra Autonomia deve fare i conti anche con l'opinione pubblica nazionale. E saperla convincere con le motivazioni del presente e non solo con quelle del passato.
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“……io che sono pure autonomista convinto e che ho patrocinato la tendenza autonomista, permettete che vi dica che le Autonomie si salveranno, matureranno, resisteranno solo ad una condizione: che dimostrino di essere migliori della burocrazia statale, migliori del sistema accentrato statale, migliori soprattutto per quanto riguarda le spese.”, dichiarava Alcide De Gasperi all’Assemblea Costituente il 29 gennaio 1948.
Le Autonomie di Bolzano e Trento, nate nel 1948, sono nel frattempo diventate adulte e affermano con orgoglio la loro “specialità” rispetto alle altre Regioni italiane. Ne hanno, ne abbiamo, buoni motivi e continuiamo con ragione a sostenere le prerogative e le competenze delle nostre Province. Dobbiamo difenderle anche da quella tendenza, condivisa da una larga parte dell’opinione pubblica a livello nazionale, che vorrebbe ridurle, se non addirittura abolirle. Non tira un’aria buona per le Autonomie: la crisi economica, le incertezze politiche, il declino del ruolo della Politica, rafforzano i tanti sentimenti critici verso il diritto alla nostra “specialità”. E per fortuna che nel 1972 il nuovo Statuto, di rango costituzionale, non è stato sottoposto a referendum avendo raggiunto più dei due terzi dei voti in Parlamento. Altrimenti ne avremmo viste delle belle.
Le nostre Autonomie si salveranno e conquisteranno l’indispensabile consenso della opinione pubblica nazionale se saranno efficienti, efficaci e…costeranno meno dello Stato.
Parola di uno dei Padri della Costituzione.
(www.albertostenico.it)