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Natale in zona rossa

Il governo diviso sulle restrizioni, le Regioni chiedono di anticiparle. Protesta Unterberger: “Alto Adige penalizzato, un giorno in zona gialla e torniamo rossi”.
Natale Covid
Foto: Pixabay

Il governo è orientato a dichiarare zona rossa in tutto il territorio nazionale, sull’onda della recrudescenza del contagio degli ultimi giorni e per scongiurare il rischio di una terza ondata del coronavirus. I ministri Roberto Speranza (salute) e Vincenzo Boccia (enti locali) hanno anticipato l’intento ai governatori, gli stessi che oggi - giovedì 17 dicembre - si troveranno riuniti nella conferenza Stato-Regioni per dare un parere sull’eventuale anticipo della stretta. È quanto ha chiarito Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento, che almeno per un momento nella concitata giornata di ieri è apparso favorevole come altri colleghi (preoccupati per la pressione sul sistema sanitario di competenza) ad accelerare sulle restrizioni previste inizialmente nel periodo 24 dicembre-7 gennaio. “Le restrizioni servono, se non le fa il governo le facciamo noi” incalza Luca Zaia (Veneto). Dal Senato Julia Unterberger (Svp) critica invece il piano: “Non si possono cambiare all’ultimo momento le carte in tavola, inasprendo ulteriormente le regole per il Natale. E va allentato il divieto di spostamento tra Comuni”.

 

Zona rossa ok, si tratta sull’anticipo

 

Il varo della zona rossa nazionale, a partire dalla vigilia di Natale fino all’Epifania, sembra una previsione ormai assodata. Così ha detto Fugatti al termine del colloquio mattutino in videoconferenza con i governatori e i due ministri. Alcune Regioni, ha spiegato, hanno chiesto di anticipare già a questo fine settimana il provvedimento. “Gran parte dei territori si sono dette d’accordo ed alcune hanno suggerito di anticipare di qualche giorno senza attender la vigilia di Natale. Ma sarà la conferenza Stato-Regioni, dove tra l’altro è atteso un pronunciamento del governo anche sul versante dei ristori da garantire alle attività economiche colpite dalla chiusura, a portare ad una decisione definitiva”.

La posizione è condivisa da parte dell’esecutivo, vedi i ministri Boccia e Speranza, e dai rappresentanti di Veneto, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise e Marche. “Se non chiudiamo tutto adesso ci ritroveremo a gennaio a ripartire con un plateau troppo alto”, queste le parole di Zaia. Lasciare che la decisione venga presa da Roma è in ogni caso un vantaggio - politico e economico - per i governatori. “Il vantaggio di misure restrittive a livello nazionale è rappresentato dai ristori - ammette ancora Zaia -. E in questo senso oggi il governo ha rassicurato. Anzi, il ministro Boccia ha anche detto di aver sentito il ministro Gualtieri, e quindi eventuali misure nazionali sarebbe accompagnate da misure ristorative”.

 

 

Unterberger: Alto Adige penalizzato

 

In una giornata, quella di giovedì, in cui Arno Kompatscher almeno nel dibattito in consiglio provinciale sul bilancio non è intervenuto sul tema (ma lo aveva già fatto martedì, dicendo che Bolzano avrebbe aspettato le scelte statali), ci ha pensato la senatrice Unterberger a precisare le ragioni dell’Alto Adige riguardo alla zona rossa nazionale. La provincia, ha detto la presidente del gruppo per le autonomie a Palazzo Madama, rischia di fare un solo giorno da zona gialla, per tornare nuovamente “rossa”.

“Dopo lo screening di massa - questo il suo intervento -, finalmente domenica il Sudtirolo diventerà zona gialla, ma da lunedì rischia di ritrovarsi zona rossa per via delle misure nazionali di cui si parla in queste ore. Non possono essere nuovamente aggravate le restrizioni a cui la popolazione si è sempre adeguata, anzi, deve essere tolta una disposizione che è vissuta come una profonda ingiustizia cioè il divieto di spostamento tra i comuni nei giorni vicini al Natale. Qui c’è una disparità di trattamento tra chi abita in una città come Roma, che potrà muoversi su un territorio grande più di mille chilometri quadrati e chi vive in un piccolo centro, dove i nonni non potranno neppure passare il Natale coi nipoti”.