“A22, in house modello per il Paese”
Sul rinnovo della concessione autostradale dell’A22 Arno Kompatscher tiene la barra dritta. Nella consueta conferenza stampa di giunta il governatore dell’Alto Adige ha fatto sapere che il piano di investimenti (di oltre 4 miliardi) della nuova società in house è stato spedito a Roma così da poter essere sottoposto alla valutazione del CIPE, ovvero il Comitato interministeriale per la programmazione economica. Il piano prevede, fra le altre cose, la realizzazione della terza corsia fra Modena e Verona e della terza corsia dinamica fino a Bolzano nord, oltre al restyling delle aree di servizio e alla costruzione di barriere anti-rumore, senza dimenticare lo spostamento o l’interramento dell’A22 nel tratto urbano. “Il piano è stato condiviso con tutte le altre regioni e province interessate, e questo non era scontato visto che una grande fetta di questi investimenti si faranno sul territorio altoatesino”, sottolinea il Landeshauptmann.
Siamo fiduciosi che nell’arco delle prossime settimane avremo una bozza definitiva dell’accordo da far visionare ai singoli organi per l’approvazione e poter procedere così all’autorizzazione definitiva
Il piano è stato inviato anche all’ART, l’Autorità di regolazione dei trasporti, che deve esprimersi riguardo le tariffe. “Qui non si tratta di guadagnare ma di finanziare”, puntualizza Kompatscher aggiungendo che con il Ministero dei Trasporti sono state inoltre avviate le trattative sull’altro fronte, quello delle tariffe aggiuntive ambientali, la cosiddetta Eurovignetta, con pedaggi più cari per i mezzi maggiormente inquinanti. Introiti che verrebbero destinati, fra l’altro, a misure di “compensazione e miglioramento del sistema di mobilità sostenibile”.
Domani (18 aprile) è in programma un altro incontro tecnico per l’elaborazione dell’accordo, “siamo fiduciosi che nell’arco delle prossime settimane avremo una bozza definitiva dell’accordo da far visionare ai singoli organi per l’approvazione e poter procedere così all’autorizzazione definitiva”, afferma Kompatscher.
Ho forti dubbi che il futuro governo possa cambiare le carte in tavola, anche perché potrebbe rischiare cause legali, del resto noi abbiamo avviato un percorso e investito denaro in questo progetto
Nessun ostacolo da mettere in conto, dunque, data in particolare l’incognita di un nuovo esecutivo che potrebbe non essere così favorevole al rinnovo trentennale della concessione? “Ho forti dubbi - dice la massima autorità della Provincia - che il futuro governo possa cambiare le carte in tavola, anche perché potrebbe rischiare cause legali, del resto noi abbiamo avviato un percorso e investito denaro in questo progetto”.
L’ultimo accenno è alla recente inchiesta di Report: “Non ho visto il programma, ma mi hanno detto che nella comparazione dei singoli sistemi delle varie concessioni autostradali è emerso che la scelta politica di fare un accordo come il nostro per una società in house - e quindi pubblica - e senza gara, garantisce molto di più ai cittadini e assicura un utilizzo corretto delle risorse, rispetto a bandi e affidamenti a privati. Credo anzi che questo modello potrebbe diventare un esempio anche per il resto del Paese”, così Kompatscher.