Centrodestra spaccato, Gazzini in campo
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Chi ha una memoria politica che va in là nei decenni ricorderà quanto sono state numerose e politicamente sanguinose le faide nel centrodestra altoatesino. Fra partiti della coalizione, ma anche e soprattutto all’interno dei partiti stessi. Non era certo una novità assoluta l’unificazione della coalizione a Laives intorno alla candidatura di Claudia Furlani, avvenuta la settimana scorsa, pochi giorno dopo che Fratelli d’Italia aveva lanciato l’avvocata Eleonora Maines, ma era comunque un dato politico per nulla scontato, visto quello che era accaduto in passato. E’ bastata una folata di vento un po’ più forte, e cioè dichiarazioni al veleno dell’ex commissario leghista Maurizio Bosatra contro gli “ex”, per far crollare il castello di carta: l'eurodeputato azzurro Matteo Gazzini, punto sul vivo, stamani (17 aprile) ha annunciato la propria candidatura in prima persona per la poltrona di sindaco nella lista del suo nuovo partito, Forza Italia. E, sorpresa nella sorpresa, il ruolo di capolista lo rivestirà Bruno Borin, storico esponente della destra di Laives, fino a ieri in Fratelli d’Italia.
“Non è passato un giorno – ha dichiarato Gazzini al Tgr – che già cominciate a litigare e ad insultarmi. Quindi? Vi servivo solo per avere anche il simbolo di Forza Italia nella coalizione? Nessuno nella coalizione ha detto nulla e nessuno mi ha chiamato”. Gazzini aspettava cioè delle scuse che non sono arrivate e quindi non ci ha pensato due volte e ha deciso di scendere in campo in prima persona, portando con sé Borin. Bosatra, contattato da SALTO, dice di non avere nulla da dire.
“Le sintesi politiche – ha dichiarato Borin al Tgr – si fanno dopo un confronto che non c’è stato. Christian Bianchi ha imposto la candidatura di Claudia Furlani. E questo non lo dico io, è una consapevolezza che ha tutta la cittadinanza e questo atteggiamento di Bianchi non è piaciuto”.