Röchling, nucleare e genitori separati
A quanto pare la Röchling di Laives è aperta al dialogo con dipendenti, Provincia e sindacati. Si parla addirittura di nuove assunzioni, secondo il piano previsto da Palazzo Widmann spinto dalle 450 firme raccolte dai dipendenti dell'azienda. Certo, vista la crisi che sta colpendo il mondo dell'industria è necessario fare delle rinunce: i nuovi dipendenti, infatti, dovrebbero accettare un contratto che non prevede la quattordicesima. L'unica altra opzione, qualora il contratto non venisse sottoscritto dalle parti in gioco, sarebbe la delocalizzazione, prospettiva tutt'altro che auspicata dalla Provincia stessa. Il Presidente, Luis Durnwalder, ha dichiarato che anche se "normalmente le questioni riguardanti i contratti di lavoro sono esclusiva competenza dei datori di lavoro e dei sindacati, in questo caso mi sento di poter dire che serve l'impegno di tutti per non rischiare di perdere un'azienda che dà lavoro a centinaia di persone".
Altro tema all'ordine del giorno è stata la questione delle emergenze radiologiche. Nonostante non ci siano impianti nucleari in Alto Adige, come ha dimostrato Chernobyl i disastri ambientali non hanno confini. Si rendono quindi necessarie, a livello Nazionale e Europeo, misure preventive per gestire eventuali emergenze nucleari a livello locale, che permettano la coordinazione di organi provinciali e statali.
Infine la Provincia ha deliberato in merito agli alloggi per genitori separati. Come è infatti emerso, con l'avanzare della crisi è sempre più difficile per le coppie separate reggere i costi di mantenimento. E' stato quindi stabilito che l'IPES (Istituto per l'Edilizia Sociale) metta a disposizione un alloggio per comprensorio e quattro per la città di Bolzano dove genitori separati in difficoltà possano andare a vivere.