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Le concessioni sono salve

Il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnare la legge sulle concessioni idroelettriche della Provincia.
Alperia, centrale, idroelettrico
Foto: Alperia
  • Il Consiglio dei Ministri, riunito il 16 ottobre, ha deciso di non impugnare la legge sulla disciplina delle concessioni per grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico emanata dalla Provincia autonoma di Bolzano. Un provvedimento, sostiene l’assessore all'Ambiente ed Energia Giuliano Vettorato, che rappresenta un importante passo per il territorio e pone le basi per il futuro sviluppo del settore idroelettrico nella regione.

    Il CdM nella seduta di ieri ha esaminato su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli undici leggi delle regioni e delle province autonome e ha deliberato di non impugnare, tra le altre, la legge della Provincia autonoma di Bolzano n. 20 del 16/08/2023, recante “Disciplina dell’assegnazione di concessioni per grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico”.

    La legge stabilisce disposizioni per la procedura di assegnazione delle concessioni, i termini per la loro gara, i criteri di ammissione e di aggiudicazione, oltre a definire requisiti finanziari, organizzativi e tecnici per i partecipanti. Inoltre, disciplina la durata delle concessioni, i criteri per la determinazione dei canoni di concessione e le modalità di valutazione degli aspetti paesaggistici e della compatibilità ambientale.

    Secondo l’Assorore, grazie a questa legge, la gara per la gestione delle centrali sarà vinta dai fornitori che, in termini di trasparenza e convenienza, offrono il massimo alla Provincia e ai Comuni dell'Alto Adige.

    “Così facendo – conclude Vettorato – possiamo impattare positivamente anche sulla nostra economia”.