Morte Moltrer: le reazioni

Diego Moltrer è stato rinvenuto senza vita intorno alle ore 9 di oggi 17 novembre dai due amici con cui si era recato a caccia nella zona di Valcava di Fierozzo nella valle dei Mocheni, in Trentino.
Il presidente del Consiglio Regionale ad un certo punto aveva comunicato ai suoi amici di non sentirsi molto bene e che si sarebbe fermato per riposarsi prima di raggiungerli. Non vedendolo arrivare, però gli altri cacciatori sono tornati indietro trovandolo però ormai accasciato al suolo privo di vita.
Della notizia della morte di Moltrer è stato immediatamente informato il presidente della giunta provinciale di Trento Ugo Rossi, che si trovava in quel momento in una commissione per l'illustrazione della Finanziaria. Rossi si è immediatamente recato sul posto insieme al presidente del Consiglio Provinciale di Trento Bruno Dorigatti.
Nato a Levico Terme Diego Moltrer aveva solo 47 anni e risiedeva a Fierozzo (Vlarotz), in valle dei Mocheni (Bernstol). Sposato, era padre di tre figli e titolare dell’azienda artigiana di famiglia che si occupa di movimenti terra.
Subito dopo l’annuncio della morte sono fioccati i messaggi di cordoglio da parte della politica regionale.
Il presidente della provincia di Trento Ugo Rossi ha definito Moltrer un “uomo attento, scrupoloso, entusiasta, faticatore, un uomo che sapeva stare come pochi vicino alle gente".
“La scomparsa di Moltrer è una perdita dolorosa per l'Autonomia e è un dolore grande per me, che gli ero amico” - ha aggiunto Rossi nel suo commosso ricordo.
Moltrer è stato ricordato dal deputato e compagno di partito del PATT Mauro Ottobre, che l’ha definito “uomo fidato e onesto la cui morale non si è mai piegata di fronte alle vicende che l’hanno visto protagonista nei panni di presidente del Consiglio regionale”.
Il presidente scomparso è stato ricordato anche dalla segretaria del Partito democratico del Trentino Giulia Robol: “Siamo di passaggio e questo lo sappiamo ma facciamo fatica a distaccarci realmente dalle persone alle quali vogliamo bene; le mie più sincere condoglianze alla famiglia e a tutti quelli che con lui hanno condiviso un percorso leale e costante a servizio delle nostre comunità”.
Parole di grande commozione sono state spese anche dalla consigliera provinciale del Trentino Manuela Bottamedi, ex M5S.
“Eri veramente un signore. E in politica non ce sono molti. Una gentilezza d'animo rara e preziosa. Più volte mi hai dimostrato la tua stima, anche in tempi duri. Sapevi cogliere il meglio delle persone e della vita, nonostante le mille difficoltà e la durezza di questo periodo, minato dalla vicenda dei vitalizi d'oro.“
La notizia della scomparsa di Diego Moltrer è rapidamente rimbalzata anche in Alto Adige.
Il vicepresidente del Consiglio Regionale Thomas Widmann ha ricordato Moltrer come un "uomo concreto e pragmatico, capace di dialogare, quanto di agire con determinazione".
La SVP si è detta scioccata e senza parole ed ha ricordato Moltrer per le doti politiche ed anche e sopratutto umane.
La consigliera regionale di Team Autonomie Elena Artioli dal canto suo ha definto Moltrer "uomo generoso, politico appassionato, presidente infaticabile e competente".
Un ricordo molto affettuoso è poi giunto da parte del consigliere di Alto Adige nel Cuore Alessandro Urzì.
"Ricordo quando si presentava nel collegio dei capigruppo, prima delle difficilissime riunioni sulla riforma della legge sui vitalizi, stemperando le tensioni con le sue trecce mochene, ossia dei dolci che personalmente acquistava nel suo paese prima di partire per Trento. Ad attorno a quei dolci si riusciva a creare una atmosfera di sobrietà che altrienti, forse, non sarebbe stata così autentica. Modi e gesti sponatanei e genuini che rimangono impressi e che non sarà possibile dimenticare."
Il presidente del Consiglio Regionale scomparso è stato poi ricordato anche dal coordinatore dei giovani di Forza Italia Alessandro Bertoldi, legato alla valle dei Mocheni a causa dell’origine della sua famiglia.
"Moltrer è stato un amico della mia famiglia, del mio territorio d'origine, dalla mia casa paterna si vede casa Sua, ed io so cosa quest'Uomo umile e impegnato ha rappresentato per la gente della Val dei Mocheni e della Valsugana.
Non dimenticheremo mai, anche da avversari politici, le Sue sincere e convinte battaglie per restituire dignità e credibilità alle istituzioni della nostra Regione, il suo impegno per la gente e l'amore ed il legame con il territorio."
Nachdem ich den Facebook
Nachdem ich den Facebook-Hasspost vom "Animalisten" Enrico Rizzi gelesen habe, der "glücklich" über den Tod Moltrers ist, wollte ich dazu einen Artikel bei salto zusammenstellen. Aber solch menschenverachtende Ausdrucksweisen hinterlassen mich eher sprachlos. Ich hatte bisher Respekt vor jenen die industrielle Tierhaltung, Tiermisshandlung und dergleichen anprangern und mit starkem persönlichen Einsatz aufdecken. Wenn nun derartige ausführende Personen an der Spitze von Tierschutzbewegungen ungestört weitermachen dürfen, ja von Anhängern mit Sprüchen wie "a morte tutti i cacciatori" etc. angefeuert werden, dann diskredidieren sich diese für mich total als hassverblendete Extremisten. Ich hoffe einige Distanzierungen von Tierschutzbewegungen zu lesen, denn ansonsten bin ich sehr enttäuscht über diese Art des "menschlichen" Umgangs: wollen wir wie die Tiere sein? Ich nicht.