Wirtschaft | Progetto Benko

Spagnolli: “Siamo ancora in tempo per dire di no”

Il sindaco di Bolzano ribadisce che l'iter previsto per l'approvazione del progetto Benko è tutt'altro che concluso, e dunque l'esito rimane aperto. Anche se si dimostra possibilista.

Come noto, i termini ordinari per l'approvazione della prima fase relativa alla realizzazione del progetto di risistemazione dell'areale raccolto attorno alla stazione degli autobus – dove insomma dovrebbe sorgere il cosiddetto centro commerciale “Benko” - scadevano in questi giorni. Ma essendo per l'appunto termini esclusivamente “ordinari” (e non “perentori”) bisognerà attendere ancora, si parla della fine di metà o fine gennaio, prima di sapere se quello che adesso appare solo come un modello, un'ipotesi, un sogno, o per qualcuno un incubo, potrà davvero realizzarsi.

E' al termine della tradizionale conferenza stampa dedicata alle delibere della Giunta comunale che il sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli, richiama ancora la vicenda “Benko”, puntualizzando lo stato di cose. “Ripetiamolo ancora una volta: quando un privato presenta un progetto che riguarda un'area pubblica abbiamo tempo trenta giorni per esprimere il nostro interesse. In caso affermativo siamo noi, come Comune, a stabilire poi la delimitazione dell'area e le condizioni generali per l'edificazione”. A questo punto – prosegue Spagnolli – si apre una seconda fase, anche questa di trenta giorni, nella quale altri proponenti possono presentare i loro progetti (proprio ieri, con un atto sostanzialmente fin troppo tempestivo, l'ha fatto il gruppo capitanato dall'imprenditore Georg Oberrauch, mentre anche Aspiag sembra interessata ad avanzare una sua proposta, ndr). “Alla fine verranno tirate le somme e soprattutto si emetterà un vero e proprio bando, per il quale ci sarà un diritto di prelazione soltanto per chi si aggiudica questa seconda fase. In tal senso - commenta ancora Spagnolli - non è affatto vero che per Benko i giochi siano già fatti. Insomma, siamo ancora in tempo a dire di no”.

Nonostante quest'ultima dichiarazione improntata alla cautela, il sindaco non nasconde tuttavia che la nuova legge sull'urbanistica possa portare i suoi frutti: “Trovo opportuno che oggi un privato venga a Bolzano e investa il proprio denaro per fare qualcosa che interessa la comunità. E comunque rimane compito dell'amministrazione calibrare le esigenze commerciali e la dislocazione degli spazi che dovranno essere poi effettivamente occupati. Io sono convinto che la legge che attribuisce alla Giunta il potere di dare il via libera ai lavori è una strada che possiamo percorrere, però dobbiamo superare le perplessità delle forze politiche e adattare la macchina comunale a recepirne compiutamente le indicazioni”. A gennaio ne sapremo dunque di più.