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Il coprifuoco dei consiglieri comunali

Rinviato il bilancio a un passo dal voto. A mezzanotte non scatta più il doppio gettone e la seduta si aggiorna.

Scoccata la mezzanotte non ci sono storie, si “chiude baracca” e si va a casa, anche se, venerdì scorso, all’esame del bilancio di previsione del Comune mancavano solo otto documenti-voto e un emendamento e poi sarebbe stato il via libera per metterla ai voti. Tutto rimandato a martedì, dunque, per una quinta seduta: il secondo gettone per le sedute che superano la mezzanotte non viene corrisposto perciò di andare avanti a oltranza non se ne parla. Ci ha provato il presidente dell’assemblea Guido Margheri a proporre di proseguire i lavori ma ormai era tardi e i colleghi cominciavano già a sbuffare.

Senza il doppio compenso negato dall’anno scorso su indicazione del segretario generale Antonio Travaglia non si ha granché voglia di “sacrificarsi”, insomma. Critico su questo il sindaco Spagnolli che - come riporta il Corriere dell’Alto Adige - dichiara: “Non ci rendiamo conto che, quando la politica non adegua i suoi tempi a quelli del mondo reale, facciamo tutti assieme la figura dei ‘pirla’”, a cui Primo Schönsberg del PD non manca di rispondere a tono: “Noi consiglieri ci sentiamo spesso umiliati, mesi persi ad attendere delibere che non arrivano dalla giunta, e poi ci chiedono di fare i miracoli? Venerdì c’era un brutto clima: noi siamo stati leali, rimanendo a votare mozioni presentate da altri, ma non c’erano le condizioni per andare avanti”.