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Perché tutta questa fretta?

Nuova ordinanza su rumore e musica Bolzano: piovono critiche sull’operato del commissario Penta. Che si giustifica: “siamo in ritardo sulla normativa provinciale”.

Nel weekend il commissario straordinario del comune di Bolzano Michele Penta è stato oggetto di un fuoco di fila in relazione ad ulteriore modifica al regolamento comunale relativa ai vincoli per le manifestazioni pubbliche e private nonché a tutto ciò che è classificabile come ‘rumore’. 
Come si ricorderà si tratta di un tema particolarmente controverso che in passato ha provocato numerose discussioni, in particolare in relazione alla dialettica tra i residenti che difendono il loro diritto alla 'quiete senza se e senza ma ed invece coloro che promuovono iniziative pubbliche all’aperto (e non solo) che prevedono riproduzione o esecuzione di musica dal vivo

A scatenare le discussioni è stata una bozza di regolamento che il commissario ha predisposto e poi inviato per un parere alle circoscrizioni, unico rimasuglio di politica rappresentativa eletta rimasto in questo anno di forzata transizione. 
I forti vincoli presenti nel regolamento ed anche le tempistiche previste hanno suscitato la forte critica del candidato consigliere comunale SVP Sebastian Seehauser che si è detto “scioccato”. Il giovane esponente della Stella Alpina si è detto fortemente preoccupato per i settori della musica e del volontariato. “E’ senz’altro importante tutelare i cittadini dalle sorgenti di rumore” ha affermato Seehauseer, precisando però che “la burocrazia strabordante e i vincoli eccessivi per la musica dal vivo sono un grave limite per la libertà dei cittadini”. 
A dare manforte a Seehauser è intervenuto in merito alla vicenda anche il compagno di partito e vicepresidente del quartiere don Bosco Hannes Unterhofer che si è lamentato del fatto che alle circoscrizioni sono stati dati solo 4 giorni per esaminare l’attuale normativa e dare un parere, criticando aspramente il fatto che “normative così drastiche vengano varate a tre settimane dalle elezioni” e dicendosi convinto che "della quesitone se ne dovrà occupare il prossimo consiglio comunale”. Unterhofer ha concluso la sua presa di posizione dicendo che è "inaccettabile che anche l’attività delle bande musicali venga classificata come rumore”. 

“Io stesso sono membro di una banda musicale. Le associazioni e il volontariato andrebbero favoriti, non ostacolati.”

La forte posizione critica espressa dai giovani esponenti SVP è stata supportata anche dal candidato sindaco del partito di raccolta Christoph Baur che si è detto pure lui “sgomento”. “Sono sorpreso che si voglia introdurre un regolamento così restrittivo in una città musicale come quella di Bolzano, equiparando i concerti al rumore dei tosaerba” ha dichiarato Baur. Aggiungendo che "vanno evitate normative macchinose per ottenere il nulla osta anche per piccole festicciole e pure per suonare la chitarra sui prati del Talvera”. Baur ha anche dichiarato di aver contattato in merito il commissario Penta, “che però non ha manifestato sensibilità”. 

Contro l’accelerazione antirumore di Penta ha preso di posizione anche il PD, attraverso la voce dei due candidati consiglieri comunali Franca Berti e Juri Andriollo
“Sì al rispetto delle norme ma no a una Bolzano silenziata” hanno dichiarato i due esponenti democratici precisando che “spetta alla politica trovare un giusto compromesso” e che questo sarà un compito tra i tanti del prossimo Consiglio Comunale.
Berti e Andriollo hanno convenuto sulla necessità per il comune di Bolzano di rispettare le normative provinciali ed europee in merito, ritenendo però che “spetta alla politica trovare soluzioni che vadano a conciliare il riposo dei residenti in centro e negli altri quartieri, con l'altrettanto sacrosanto bisogno di una città viva, promotrice di eventi”.
I due esponenti del PD hanno concluso affermando che “la città deve essere  a misura di tutti e non solo di pochi”. Rilanciando sulla necessità che nel complesso del Kaufhaus di Benko - come previsto - “sia realizzata sala polifunzionale dedicata dove anche i giovani trovino spazio per creare e fare musica”.

Il commissario straordinario Michele Penta da noi raggiunto al telefono, ci ha detto che si tratta di una ‘bozza’ trasmessa ai consigli di quartiere. In merito alla ‘fretta’ il commissario ha precisato che “il comune è in notevole ritardo rispetto all’adeguamento del regolamento interno per quanto riguarda la zonizzazione e alle normative antirumore”. 
Se ci sono le condizioni per adottare il nuovo regolamento lo faremo” - ha messo le mani avanti il commissario Penta, ricordando che “si tratta dell’interesse di tutti i cittadini che devono anche dormire la notte, in particolare nelle aree più esposte a questi fenomeni”. 
Michele Penta riuscirà a varare la normativa entro le elezioni dell’8 maggio?
Dipende”, ci ha detto il commissario. 

“Appena le circoscrizioni mi avranno fatto avere le loro osservazioni le prenderò in esame e vedrò se ci sarà da tarare meglio qualcosa, modificando e perfezionando. In ogni caso sentirò anche le associazioni di categoria.”

Insomma: ci sarà ancora da lavorarci sopra. Ed il commissario precisa infine che “se ci saranno le condizioni il nuovo regolamento sarà adottato, altrimenti se ne occuperà la nuova amministrazione“.

Con ogni probabilità dunque, viste le levate di scudi, se ne parlerà nella prossima legislatura. Con quali esiti staremo a vedere.