Kultur | Brunico

Corpus intra Muros

Oggi e domani, a Brunico, il convegno che indaga le relazioni tra gli esseri umani e gli spazi che abitano.

Da qualche giorno nel centro di Brunico lo spazio urbano ha subìto una curiosa mutazione. Che si arrivi da via Europa o dai Bastioni, oltrepassando il municipio o l'hotel Post, giunti al piazzale di fronte alla Cassa Raiffeisen non ci si imbatte più, non subito, nella presenza graziosa e modesta dell'antica torre polveriera risanata in anni recenti, oggi sede di un mini-MMM (Messner Mountain Museum) frammisto a materiali espositivi della banca che ha finanziato il restauro. L'occhio invece è travolto da una costruzione cubica in acciaio che cinge la torre sopra e su due lati, poggiata su solide fondamenta in cemento, e sulle cui tre facce interne si staglia una gigantografia, vaghe forme corporee dai contorni confusi, frammenti di nudi su sfondo bruno che ricordano, di primo acchito e un po' a sproposito, le possenti fattezze di Adamo nella creazione michelangiolesca della Cappella Sistina.

È un'opera d'arte, nonostante i commenti contrariati che alcuni clienti dalla vista corta hanno rivolto agli sportelli della banca (ma non sono mancati neanche gli apprezzamenti). L'ha realizzata il giovane architetto Stefan Hitthaler e, comunque la si voglia interpretare, la sua elegante imponenza ha modificato la percezione dello spazio circostante e della stessa torre, all'improvviso custodita in una forma iper-moderna che ne valorizza l'ambigua entità – la sua destinazione originaria è controversa, come si legge nel catalogo dell'evento – entro inedite linee di forza e di luce, avvolgendola al contempo in un'eco tesa e sensuale dei corpi che, negli stessi anni in cui Michelangelo realizzava i suoi capolavori, furono detenuti fra le sue mura.

Corpus intra muros è appunto il nome del progetto in corso in queste ore, di cui l'opera di Hitthaler è la principale manifestazione artistica, mentre il programma scientifico è curato da Ulrich Leitner, giovane e intraprendente ricercatore dell'università di Innsbruck. A loro, al Marketing Città di Brunico e alla “Raika” si deve l'organizzazione complessiva della manifestazione, inaugurata ieri alla presenza delle autorità – fra cui un entusiasta Philipp Achammer – e con dovizia di menzioni per i numerosi sponsor.

Buffet inaugurale. Foto: S. Zangrando

Fra oggi e domani si terrà dunque un convegno volto a indagare le modalità in cui non solo gli esseri umani istituiscono e formano gli spazi – siano essi paesaggi, architetture o itinerari – ma in cui gli stessi spazi influiscono sui comportamenti umani. La ricerca esce dalle aule accademiche e si rivolge alla cittadinanza intera: questa l'intenzione degli organizzatori, che hanno invitato studiosi e studiose dello spazio linguistico tedesco ad affrontare il tema della manifestazione da varie prospettive: si va dagli interventi su carceri minorili e istituti educativi o psichiatrici all'esplorazione di quegli spazi sottovalutati, nella loro capacità forgiante, che sono le vie di comunicazione, le strade, i fiumi.

Stasera (18 luglio) verrà inoltre presentato il volume Berg&Leute. Tirol als Landschaft und Identität (innsbruck university press), fresco di stampa, che raccoglie gli esiti di un ampio progetto interdisciplinare coordinato negli ultimi anni dallo stesso Leitner. Domani pomeriggio invece si discuterà con la scrittrice Waltraud Mittich del suo recente romanzo Abschied von der Serenissima (edition laurin) nel quale i destini di strade e persone, per lo più donne dalle esistenze sofferte, si intrecciano a formare un'opera letteraria ibrida e intensa, che fonde biografia e saggio, documento e finzione, intimità e orizzonte politico.

La manifestazione si concluderà domani sera con i «colloqui estivi» della cassa Raiffeisen: il priore benedettino Anselm Bilgri, la medioevista Christina Antenhofer e il giornalista Eberhard Daum discuteranno su come gli spazi formano le persone e su «ciò che l'uomo globale può imparare dalla vita monastica». A seguire, sul piazzale esterno, nella suggestiva cornice serale dell'opera illuminata di Stefan Hitthaler, un'ensemble musicale inusitata – il “keraphonista” Rudolf Unterhuber con Agnes Mairhofer e il gruppo JOXHFN – musicherà alcuni brani del romanzo di Waltraud Mittich: un Ausklang calzante per una manifestazione originale e in certo qual modo anche audace, se è vero, come le autorità hanno persino auspicato, che la monumentale installazione attorno alla torre polveriera è destinata a dividere ulteriormente gli animi dei brunicensi e far discutere ben oltre i confini comprensoriali della val Pusteria.