Politik | Bolzano 2016

I voti degli "altri"

Botta e risposta sull'intercettazione interetnica di voti tra i candidati Renzo Caramaschi (centro-sinistra) e Christoph Baur (Svp)

L'Svp non è l'unico partito di un certo peso in questa campagna elettorale che va a pescare voti nel bacino elettorale dell'altro gruppo linguistico. Anche Renzo Caramaschi, candidato di centro-sinistra, cerca "consensi nel mondo di lingua tedesca", e a suo dire ne ha trovati molti, "anche da alcuni iscritti alla Svp".  "Mi sembra la normalità", chiarisce Caramaschi rispondendo alle dichiarazioni del candidato sindaco Svp Christoph Baur, che ieri (18 aprile) aveva invitato il suo concorrente a rompere gli schemi etnici nell'interesse dei cittadini di Bolzano.

"Mi sono permesso di ricordare ai possibili suoi elettori di lingua italiana che nello statuto delle SVP è scritto che é un partito di raccolta per tedeschi e ladini. Non lo dico io, l'hanno scritto loro e che se un cittadino di lingua italiana si volesse candidare per quel partito sarebbe impossibile perché non consentito", spiega Caramaschi. "Non ci sono steccati etnici, i cittadini decideranno. Ma la polemica evita di farci parlare di programmi." Caramaschi getta anche uno sguardo avanti, ben oltre la data delle elezioni comunali (8 maggio 2016), parlando di possibili maggioranze: "Sono candidato di una coalizione di centro sinistra che vorrebbe governare con la SVP", aggiunge. "In questo senso ho vinto le primarie e a questo mandato io mi attengo. Una tradizione che ha retto bene nel tempo, fervente e convinta autonomista, non quelli dell'ultima ora, opportunisti e strumentali. Baur è così convinto di cambiare schemi?"