Politik | Il confronto

La partita aperta di Laives

Ballottaggio incerto quello che andrà in scena il prossimo 24 maggio a Laives, con la Svp che non darà indicazioni di voto. Di Fede e Bianchi a caccia di consensi.

Eravamo rimasti così: 33,50% dei voti al primo turno per la sindaca uscente Liliana Di Fede (sostenuta da Pd, socialisti e due liste civiche: “Con Liliana/mit Liliana” e “Sicurezza@solidarietà”) e 29,52% per lo sfidante, il candidato del centrodestra (Uniti per Laives e Lega Nord) Christian Bianchi. A Laives, dunque, il secondo match elettorale è tutto da giocare, non solo per il trascurabile scarto di percentuale fra i due competitori (circa 4 punti percentuali) ma, come noto, soprattutto per la decisione della SVP di restare in “piccionaia” a guardare l’esito del ballottaggio, in seguito alla decisione di non appoggiare nessuno dei due candidati. Un 20% circa, quello conquistato dal candidato della Stella Alpina Giovanni Seppi, che fa naturalmente gola a entrambi gli schieramenti in corsa. Saranno i voti della parte linguistica tedesca, del resto, a fare con ogni probabilità la differenza.

Mentre Di Fede assicura che il dialogo con la Volkspartei resta aperto, premurandosi - a sostegno della tesi - di farsi fotografare con vecchi e nuovi pezzi da 90 del partito (che mai male non fa), da Kompatscher all’ex presidente della Provincia Durnwalder, Bianchi accoglie con favore il blockfrei della SVP definendolo un “fatto storico e una grande opportunità per i cittadini di scegliere il suo sindaco”, come riferito ieri sera nel confronto a distanza fra i due concorrenti alla poltrona di sindaco ospitato da Rai Alto Adige. 


Foto: Liliana di Fede/Facebook


Foto: Liliana Di Fede/Facebook

La coalizione guidata da Bianchi ha ottenuto in tutto 8 seggi: 3 sono andati alla lista Uniti per Laives, 4 alla Lega e 1 alla lista civica "Indipendenti per Laives". Se il centrodestra dovesse vincere al secondo turno, avrebbe 8 consiglieri più i 5 della SVP: 13 in tutto, ma per costituire una maggioranza ne servono almeno 14. Alla domanda su come ovviare al problema l’esponente del centrodestra ha risposto che i colloqui sono stati fatti e una soluzione si troverà, probabilmente andando a bussare alla porta dei 5 Stelle (che hanno strappato 2 seggi in consiglio). Se invece dovesse vincere il centrosinistra, Di Fede conta sui 10 seggi conquistati al primo turno più i 5 della Svp, il “partner più naturale che possa garantire la giusta stabilità al governo di Laives”, secondo la segretaria provinciale del Pd.

Fra i punti del programma discussi in trasmissione c’è stato l’abusato tema della sicurezza: “la Provincia, che pur gode di una situazione positiva rispetto ad altre zone d’Italia, ha subito un aumento dei furti, soprattutto per quanto riguarda Bolzano e le aree periferiche. Oggi sul 100% dei reati, il 52% è costituito proprio dai furti”, chiosa Bianchi. “La sicurezza - sottolinea nella sua intervista Di Fede - è un bisogno fondamentale delle persone, ed è per questo che ci lavoriamo da anni, in tempi non sospetti ho stretto una forte collaborazione con le forze dell’ordine e ho avviato il progetto delle telecamere. Abbiamo fatto tanto, faremo di più”.

Non manca poi l’attacco frontale (molti se ne sono visti in questa campagna elettorale) alla sindaca uscente da parte del rivale: “negli ultimi 5 anni tantissimi sono stati i progetti iniziati, come quello della piazza di Laives o della cittadella dello sport, e molti i soldi spesi in consulenze e studi per opere che non sono mai state realizzate. Questa amministrazione è stata impegnata in una continua diatriba interna che ha portato addirittura a un cambio di 5 assessori in 5 anni, distogliendo l’attenzione dalle problematiche reali”, incalza Bianchi. Para il colpo Di Fede che spiega: “il progetto della piazza avviato nelle amministrazioni precedenti partiva da un boom economico e da un panorama florido dal punto di vista dei finanziamenti provinciali, oggi la situazione è molto diversa ma abbiamo posto le basi economiche perché quest’opera venga realizzata, c’è già infatti un accordo con la Provincia per la cifra di un milione di euro. La stessa attenzione abbiamo dedicato anche ad altri settori, come quello della zona sportiva”.
E riguardo le cosiddette lotte intestine la sindaca Pd non si lascia intimidire: “loro [il centrodestra, ndr] sono riusciti a dividersi in 4 partiti pur non avendo avuto nessuna decisione importante da prendere, ci sono stati cambiamenti sia all’interno della maggioranza che dell’opposizione, ora Laives ha bisogno di stabilità”.