A tutto bike sharing
Chiusa la parentesi dei buoni per le ebike, in Alto Adige si lavora allo sviluppo del progetto bike sharing, come una delle soluzioni per favorire la mobilità sostenibile anche nell’ottica post-Covid e della ripresa del turismo. Sta-Strutture trasporto Alto Adige, società in house del dipartimento mobilità della Provincia, ha pubblicato un avviso preliminare per preparare un prossimo bando di gara centrato sulla modalità di bicicletta “condivisa”. L’intento è dare una strategia unica alle iniziative che stanno per partire nei diversi Comuni del Sudtirolo, dai centri più grandi, Bressanone e Brunico, fino ad altri più piccoli. “Vogliamo sfruttare ogni possibilità che favorisce la mobilità ecologica” afferma Martin Ausserdorfer, presidente di Sta.
Servizio uniforme di “bici condivisa”
La società in house, si legge nell’avviso pubblicato sul portale provinciale degli appalti, intende instaurare una consultazione preliminare di mercato con le imprese e i professionisti del settore. Argomento “l’individuazione di una soluzione tecnica per la fornitura e la gestione di un servizio uniforme di bike sharing a stazioni in determinati Comuni altoatesini”.
Alla consultazione possono partecipare tutti i soggetti, dalle imprese singole o in raggruppamenti temporaneo, fino a organismi di ricerca (università, centri di ricerca), liberi professionisti “e comunque esperti”, portatori di interessi collettivi ed autorità indipendenti”. A patto che presentino “manifestazioni di interesse nei tempi e nelle modalità descritte”.
Si viene al tema dell’avviso firmato da Harald Reiterer, coordinatore di Green mobility in seno a Sta. Richiesta “una presentazione del prodotto da parte degli operatori economici e in una successiva discussione sulla tematica ‘bike sharing’, sulla base di alcuni argomenti”. Eccoli, punto per punto:
- Fornitura e gestione di un sistema uniforme di bike sharing con stazioni 24 ore su 24, 7 giorni su 7, composto da biciclette classiche e biciclette elettriche, in diversi Comuni dell’Alto Adige;
- Vantaggi e svantaggi dei diversi modelli di operatore e manutenzione;
- Sostenibilità e potenziale di espansione del sistema. In particolare, viene chiesto di considerare l’identificazione degli utenti tramite Alto Adige pass, più una variante per l’utilizzo da parte di terzi (senza Alto Adige pass) e l’integrazione con i servizi allestiti da altri municipi;
- Interfaccia utente/app per il cliente finale, componente dell’app e possibilità di integrazione in app preesistenti;
- Valori di riferimento per i costi di investimento e i costi di esercizio annuali per bicicletta o ebike per diversi scenari.
Non solo a Bolzano
Ausserdorfer precisa i contorni dell’iniziative, che da quanto emerge ha l’obiettivo di dare una veste unica ai progetti a cui si è iniziato a pensare sul territorio. A partire dai centri maggiori come Bressanone e Brunico e dai loro dintorni, ma ci sono anche altre porzioni di Alto Adige interessate. A Bolzano invece il servizio è già operativo dal 2019, anche se ha avuto un avvio altalenante: almeno all’inizio è stato bersagliato da problemi tecnici, furti e vandalismi. Sembra però piacere a livello bipartisan: è sostenuto dall’assessora alla mobilità Marialaura Lorenzini (Verdi), ma anche dal deputato leghista e consigliere comunale Filippo Maturi (Lega Salvini) che ne aveva rivendicato la paternità. Recentemente il Carroccio ha precisato di aver “ottenuto l’installazione di due nuove stazioni di scambio, una in piazza Matteotti e la secondo in piazza Don Bosco”.
Visto che in tanti volevano partire, Sta ha proposto di elaborare una strategia unica
“Visto che in tanti volevano partire - riprende Ausserdofer, che è anche sindaco di San Lorenzo di Sebato in val Pusteria -, Sta ha proposto di elaborare una strategia unica. Vogliamo sentire i possibili fornitori attraverso i canali ufficiali e capire come deve essere una gara d’appalto. Noi di Sta abbiamo già tenuto una consultazione di mercato come questa per il ticketing, che è stata molto utile”.
Il bike sharing è una delle opzioni in tema di bici. Sono i cittadini che scelgono quella migliore a livello individuale
Riguardo alle finalità, il presidente ribadisce quelli che sono gli obiettivi in tema di mobilità sostenibile dell’amministrazione provinciale. Lo stesso assessore Daniel Alfreider, nel prendere atto della mancanza del sostegno politico sui buoni per le ebike, ha comunque garantito il sostegno ai progetti di ciclabilità. Auspicando anche un maggiore utilizzo delle due ruote da parte dei cittadini. “Vogliamo sfruttare ogni possibilità che favorisce gli spostamenti ecologici - conclude Ausserdorfer -. Anche in ambito delle biciclette ci sono più possibilità, una è il bike sharing. I cittadini devono avere diverse offerte, per poter sfruttare individualmente la scelta migliore. Come sempre, la mobilità incomincia nella mente di ciascuno di noi”.