Una campagna da mezzo milione di euro
Quasi mezzo milione di euro, 457.214,80 per la precisione. Tanto costa la campagna elettorale per le forze politiche in corsa alle elezioni comunali del 20-21 settembre 2020 a Bolzano, in base ai preventivi dichiarati dai 10 candidati sindaco e delle liste a sostegno (i dati sono sull’albo pretorio del Comune). Un vincitore, stando alla capacità di spesa, c’è già, ed è Roberto Zanin con i 188.400 euro complessivi dichiarati tra candidato, lista civica “Oltre-Weiter” e le tre liste di Lega-Salvini premier, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Staccato Renzo Caramaschi con solo, si fa per dire, 158.200 euro per l’intero centrosinistra, di cui 50.000 messi dal primo cittadino uscente. Riguardo agli altri partiti c’è da sbizzarrirsi, tra paperoni e frugali: l’Svp mette sul piatto 60.000 euro, i 5 stelle appena 2.000. Nelle singole dichiarazioni si legge il computo delle spese, in cui la quota maggiore è assorbita dalle spese per il materiale grafico, la stampa e distribuzione, gli spot elettorali. È il costo della democrazia, a Bolzano.
Tutti i dati per candidato e liste
Qui di seguito le spese preventivate da liste singole o in coalizione secondo l’ordine dell’albo pretorio.
Team K, Psi, Volt e +Bolzano
Apre l’alleanza a sostegno del candidato sindaco Thomas Brancaglion, formata da Team K, Psi, Volt e +Bolzano. Il primo dichiara di non sostenere nessuna spesa diretta, ma che queste sono a carico delle liste. Il Team K dichiara 10.500 euro, per motivi vari che vanno dal materiale pubblicitario (brochure, volantini, manifesti, gadget, per 3.500 euro) fino al personale incaricato per la campagna (2.000 euro). Le altre tre formazioni assieme fanno con molto meno, 1.500 euro di cui 1.000 per gli spazi su organi d’informazione, giornali, radio, tv private.
Vox Italia
Vox Italia con Cristina Barchetti candidata sindaco dichiara 3.200 euro, per manifesti (600 euro), giornali (400 euro), stampa del programma (500 euro) e delle candidature (500 euro).
Caramaschi “ricco”, la coalizione meno
Veniamo a Caramaschi, con le cinque liste a sostegno, per 158.200 euro totali. Il primo cittadino in cerca del bis mette 50.000 euro come candidato sindaco. Le quote maggiori vanno per stampati e giornali (6.000 euro), collaboratori (7.500 euro), riproduzione materiale televisivo (9.000 euro). La sua lista civica investe 18.500 euro, tra “social media manager e creazione testi” (3.000 euro), sito web (2.000 euro), volantini e distribuzione” (3.000 euro), manifesti e affissione (3.000 euro).
Centrosinistra: Italia viva come il Pd
Il Partito democratico mette 35.000 euro, non eccessivi se comparati ai partiti consolidati di centrodestra, puntando soprattutto su pubblicazioni e brochure (5.000 euro) e spedizioni (4.000 euro). I Verdi-Grüne-Verc dichiarano 16.900 euro, di cui 2.000 per il personale, 1.500 per manifesti e volantini, 1.000 per la fotografa, altrettanti per i video, 600 euro per “sticker e materiale campagna porta a porta”. Italia Viva per Bolzano è tra i paperoni, in rapporto alla novità della lista: la formazione che schiera Matteo Bonvicini e Stefania Gander investe 34.500 euro, in pratica lo stesso del Pd; 7.000 euro sono per la pubblicità web e social, 4.000 per affitto locali per eventi elettorali. Frugale invece la lista Sinistra unita-Vereinte Linke, con 3.300 euro.
Davide Costa-Futuro Bolzano
Davide Costa, candidato sindaco, e la lista Futuro Bolzano dichiarano complessivamente 2.407,40 euro, assorbiti in gran parte (1.564 euro) dalla società di comunicazione incaricata per “produzione video, realizzazione sito internet e sponsorizzazioni sui social in internet (instagram, facebook, etc.) per la campagna elettorale”.
Knollseisen-Partito pensionati
Meinhard Knollseisen con il Partito pensionati dichiara 500 euro come candidato e 1.300 per la lista.
Südtiroler Volkspartei
La Südtiroler Volkspartei precisa 60.000 euro a livello di lista, mentre Luis Walcher dichiara di non sostenere nessuna spesa aggiuntiva in qualità di candidato sindaco.
CasaPound
CasaPound Bolzano dichiara 8.300 euro da parte del candidato sindaco Maurizio Puglisi Ghizzi (1.500 euro per manifesti e scritti murali, 2.000 per materiale di propaganda, volantini e pieghevoli, 800 euro di affitto locali per manifestazioni). Sono 7.500 euro invece le spese preventivate dalla lista.
5 stelle parsimoniosi
Sorprende il dato del movimento 5 stelle. La formazione al governo a livello nazionale risulta tra le più parsimoniose a Bolzano: 2.000 euro totali, divisi in 1.000 per i manifesti, 500 per stampati e giornali, 500 per spese postali e sponsorizzazioni, nella campagna a sostegno della candidata sindaco (l’unica donna) Maria Teresa Fortini.
Roberto Zanin, il paperone
Ed ecco Roberto Zanin, il paperone (188.400 euro complessivi) delle comunali 2020 del capoluogo. Il candidato sindaco dichiara solo 2.400 euro, la lista a suo sostegno invece (“Oltre-Weiter”) ben 65.000. Il budget è abbondante: 15.000 euro per “stampa del materiale grafico di promozione dei candidati di lista”, 15.000 per “spot elettorali e sponsorizzazioni”, 15.000 per la distribuzione, 6.000 euro per i video.
Centrodestra, le cose in grande
Che il centrodestra abbia deciso di fare le cose in grande, per strappare la vittoria agli avversari, puntando molto sulla grafica accattivante e la comunicazione (molto passa attraverso i social), si capisce anche dai preventivi delle liste partitiche. Forza Italia è parsimoniosa in confronto con 10.000 euro, ma sia la Lega-Salvini premier che Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale si aggirano sullo stesso budget della civica Zanin. I leghisti dichiarano 60.000 euro, con una ripartizione che è la stessa (15.000 euro per ciascuna voce) della lista “Oltre-Weiter”, a cui si aggiungono 5.000 euro per la realizzazione di video. Fdi dichiara 51.000 euro, di cui ben 20.000 per la voce “stampa del materiale grafico di promozione dei candidati di lista (manifesti, volantini, biglietti di presentazione)”.
Angelo Gennaccaro-Io sto con Bolzano
Conclude nell’ordine dell’albo pretorio la lista Io sto con Bolzano che schiera Angelo Gennaccaro candidato sindaco. Preventivati 11.000 euro per “produzione, stampa, acquisto, affitto materiali per la propaganda” (4.000 euro), “distribuzione e diffusione materiale” (3.000 euro), “organizzazione di manifestazioni” (4.000 euro).
Questo il costo, a Bolzano, della democrazia.