Caritas lascia il Centro Pace
-
È ufficiale: Caritas non si occuperà più della gestione del Centro Pace e terminerà la sua attività con la fine del 2025. A comunicarlo è il Sindaco Claudio Corrarati che ieri, a partire da una richiesta di discussione (ex articolo 53) della consigliera dei Verdi Chiara Rabini, ha riferito in aula sul futuro del progetto, voluto e creato dal Comune di Bolzano nel 2002 al fine di promuovere la cultura della pace e dei diritti umani. Dal 1° gennaio 2018 il servizio è stato affidato dal Comune alla Caritas della Diocesi di Bolzano-Bressanone, che, oltre a garantire una solida struttura organizzativa, ha tra le proprie finalità anche la promozione della pace. “Caritas ci ha annunciato con un atto formale la volontà di chiudere anticipatamente con la gestione rispetto alla scadenza naturale del contratto del 2026”, spiega il Sindaco. “Ora saremo costretti a mettere a bando il progetto, l’amministrazione comunale sta già lavorando alla stesura. L'obiettivo è chiaro: mantenere molto alto il livello del confronto con ospiti di alto calibro per garantire che il dibattito, pur se magari meno frequente, sia di grande qualità”, aggiunge Corrarati.
-
Il Sindaco ha infatti spiegato che le motivazioni fornite da Caritas dell’allontanamento dal progetto sono state in realtà due: “Una prima motivazione è stata tecnica, legata a problemi di gestione dell'organico. Secondariamente la presidente di Caritas ha indicato come non si sentissero liberi di esprimere i loro concetti a causa di una situazione spiacevole avuta con la precedente legislatura, esprimendo anche timore per gli indirizzi che il nuovo esecutivo sembrava dare a inizio settembre sui diritti umani, un fatto che forse "non incontrava" il loro pensiero. In sostanza, qualcuno ha ammesso: ‘ci trovavamo non tanto bene con quelli di prima e non siamo sicuri di trovarci bene con quelli di adesso’. L'incontro si è concluso con grande rispetto reciproco. Caritas completerà le attività di quest'anno, ma ha dichiarato formalmente di non voler più proseguire con l'iniziativa”. Abbiamo chiesto un commento a Caritas ma al momento della pubblicazione non abbiamo ricevuto risposta.
“Il futuro del Centro Pace non può rimanere in sospeso”
“Dopo questa improvvisa interruzione, è evidente che il futuro del Centro Pace non può rimanere in sospeso – dichiara Rabini -. Spero e che l’amministrazione comunale interverrà con rapidità e determinazione per garantire continuità alle attività e assicurare una gestione competente, all’altezza del ruolo strategico che il Centro svolge da oltre vent’anni. La città non può permettersi vuoti né rallentamenti su temi come pace, diritti umani, cooperazione e cittadinanza attiva”. Sono infatti numerosi gli eventi e le personalità di rilievo ospitati nell’ambito della rassegna, tra cui Premi Nobel per la Pace, giornalisti, esperti, che hanno permesso al progetto di diventare un punto riferimento riconosciuto in Provincia.
-
Sul punto Corrarati rassicura: “L'obiettivo è evitare la soggettività nella scelta e l'indirizzamento politico. Metteremo al centro principi elevati che riguardano la pace, la convivenza, lo star bene insieme e la valorizzazione dei diritti”. In merito ai timori, emersi durante la discussione in aula, sulla possibilità che il governo cittadino possa indirizzare la rassegna del Centro Pace, Corrarati replica: “Quando si scelgono gli ospiti, non si dovrebbe puntare a soggetti identificabili con una corrente, ma su livelli alti: Premi Nobel, persone con studi scientifici particolari, indipendenti da ogni credo politico. Questo alza il livello, staccandosi dall'identificazione ideologica. Un Centro Pace, gestito pubblicamente, deve essere a servizio di tutti i cittadini. Altrimenti, rischia di diventare un supporto di indirizzo ideologico per la legislatura vigente. Mi auguro che questo tema rimanga centrale per la riflessione della città, a prescindere dai colori o dalle appartenenze politiche”.
Stimme zu, um die Kommentare zu lesen - oder auch selbst zu kommentieren. Du kannst Deine Zustimmung jederzeit wieder zurücknehmen.