Incidente Renon, Wolfsgruber assolto
Assolto perché il fatto non sussiste. Questa la decisione della giudice per l'udienza preliminare Elsa Vesco che ha rigettato la richiesta della Procura che chiedeva la condanna a 4 mesi di reclusione per Siegfried Wolfsgruber, allora presidente della società Funivie Corno del Renon che gestisce il comprensorio sciistico in cui morirono lo scorso 4 gennaio 2019 la 38enne Renata Dyakowska e sua figlia Emily Formisano, di soli 8 anni. Madre e figlia, provenienti da Reggio Emilia, avevano imboccato con uno slittino la “Schwarzsee 2“, una pista nera riservata a sciatori esperti, schiantandosi successivamente contro un albero.
Contro Wolfsgruber la procura aveva ipotizzato il reato di omicidio colposo in concorso, per non aver adeguatamente segnalato la pericolosità della pista. Oggetto delle indagini, oltre al posizionamento, era stato anche il contenuto stesso della cartellonistica, le cui indicazioni erano riportate solamente in tedesco, per quanto accompagnate da ulteriori simboli grafici.
Le motivazioni della sentenza saranno disponibili entro 90 giorni. Nel frattempo la difesa delle parti civili si riservano di decidere su un eventuale ricorso in appello.
Il mio assistito ha vissuto il processo con molta ansia, ma sempre consapevole di aver gestito la società in maniera rigorosa e attenta
Soddisfatto l’avvocato Paride D’Abbiero che con Andreas Agethle ha curato la difesa di Wolfsgruber: “Il lavoro che è stato fatto in questi anni ha dato i suoi frutti. Il mio assistito ha vissuto il processo con molta ansia, ma sempre consapevole di aver gestito la società in maniera rigorosa e attenta. Il fatto che si siano apportati dei miglioramenti al posizionamento dei cartelli non è un segno di ammissione di responsabilità bensì di opportunità. I rapporti di cronaca sciistica hanno confermato che nessuno si era mai infortunato con uno slittino su una pista da sci”.
Un abbraccio al signor
Un abbraccio al signor Formisano, e per le due povere vittime.
Und ein Danke an den Richter
Und ein Danke an den Richter für ein Urteil mit Hausverstand.