La (Commissione Parlamentare Anti)mafia non esiste!

Una finta lotta.
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"Il tempo passa, quando ci si diverte." 

Questa è la frase che immagino passi per la mente di deputati e senatori allorquando sia faccia notare loro che da sette mesi la Commissione Parlamentare Antimafia ("Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere", per gli amanti della precisone) è ferma in attesa delle nomine di Presidente, Vicepresidenti, Segretari. 

È vero che negli ultimi cinquantun anni la Commissione ha assestato alla mafia colpi paragonabili a quelli che il buon Mohammed Alì avrebbe beccato dal Cagliaritano-Piddu; è altresì vero, però, che qualcuno potrebbe vagamente sentirsi preso non eccessivamente sul serio nel momento in cui si rendesse conto che a roboanti proclami sulla lotta alla criminalità fanno seguito: testimonianze reticenti sulla trattativa Stato-mafia, costanti tagli alle forze dell'ordine, proposte di indulto ed amnistia riguardanti anche reati commessi da "colletti bianchi", mancati insediamenti della commissione parlamentare che su tale lotta dovrebbe effettivamente lavorare. 

Ok, sto divagando un po'. 
Torniamo a bomba (nel senso buono). 

La Commissione Antimafia è composta da 25 deputati e 25 senatori. Per non perdere le care vecchie tradizioni, tra i cinquanta parlamentari in questione è possibile identificare un paio di indagati (uno dei quali con dirette parentele mafiose: sarà il "tecnico" della Commissione?) e Carlo Giovanardi. 
Su Carlo Giovanardi sono stati versati fiumi di inchiostro (anche se mezza Italia, dopo aver preso atto delle sue dichiarazioni sui casi Cucchi ed Aldrovandi, potendo scegliere il materiale da versare, non avrebbe optato per l'inchiostro), per cui non è il caso di aggiungere molto. 

È interessante invece notare che tra le figure proposte per ricoprire il ruolo di Presidente della Commissione in questione è spuntato,ad un certo punto, il nome di Lorenzo Dellai che, essendo nato e vissuto a Trento, sarà sicuramente il maggior esperto mondiale di mafie ed associazioni criminali varie ed eventuali (già lo immagino ad aprire i lavori della Commissione: "allora, c'è qualcuno che abbia sentito l'ultimo disco di 'sto Giovanni Brusca? Dicono che 'canti' parecchio e bene..."). 

Chiudo con una constatazione amara. Ieri si sono celebrati i funerali di Lea Garofalo. Una Donna (non è un errore ortografico, l'iniziale) che ha pagato con la vita la ribellione alla 'ndrangheta e che, con questi stupidi gesti, rischia di essere uccisa ancora.